
Witness to Genocide
Fotografie di Mohammed Zaanoun/Activestills
22 marzo 2025 – Barco di Bibbiano (RE)
Sabato 22 marzo, a Barco di Bibbiano (RE), verrà inaugurata la mostra fotografica “Witness to Genocide”, un potente racconto per immagini sulla vita quotidiana e sulle violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi. Le fotografie sono opera di Mohammed Zaanoun, membro del collettivo Activestills, un gruppo di fotografi e fotografe che dal 2005 utilizza la fotografia come strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale e politico.
L’inaugurazione si terrà alle ore 18:00 presso la Sala F.lli Corradini di Barco. L’evento si aprirà con l’intervento del fotoreporter Giulio Di Meo, della rivista Witness Journal, che da oltre un anno diffonde e sostiene il lavoro di Activestills. A seguire, la lettura di due poesie di Giovanni Cossu, in italiano e in arabo, con la partecipazione di Mariam Afifi per la lettura in lingua araba.
Successivamente, i partecipanti si sposteranno nella vicina sala del teatro ARCI di Barco, dove potranno ammirare le fotografie esposte. La mostra rimarrà visitabile in questa sede fino a giovedì 27 marzo.
Date e tappe della mostra
Dopo Barco, la mostra farà tappa in altre due località della provincia di Reggio Emilia:
- San Polo d’Enza – Circolo Arci Indiosmundo: da venerdì 28 marzo a domenica 30 marzo
- Montecchio Emilia – Casa Cavezzi:
- Sabato 5 e domenica 6 aprile
- Sabato 12 e domenica 13 aprile
Il progetto Activestills
Il collettivo Activestills riunisce fotografi palestinesi, israeliani e internazionali impegnati nella documentazione delle ingiustizie e nella denuncia delle violazioni dei diritti umani. Attraverso immagini di forte impatto visivo, il loro lavoro evidenzia le profonde divisioni sociali, economiche e politiche della regione, raccontando storie di oppressione ma anche di resistenza.
Da anni, gli autori di Activestills si battono contro ogni forma di oppressione, razzismo e discriminazione, utilizzando la fotografia come strumento di memoria e di lotta. L’obiettivo del progetto è non solo sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche raccogliere fondi per sostenere i reporter che operano nei territori di guerra. La mostra rappresenta un’opportunità unica per riflettere, attraverso le immagini, sulle complesse realtà del conflitto in Palestina e sulla lotta per i diritti umani.
