Di Redazione Wj / Grafica Vittorio Giannitelli
Come e perché si realizza un libro? Com’è cambiata la lettura di un fotolibro nell’era digitale? Che differenza c’è tra un classico editore e un editore indipendente? Come funziona la distribuzione? Quali sono i rapporti tra editore, libraio e lettore? Per rispondere a queste domande Witness Journal ha inaugurato un ciclo di incontri online chiamata WJ Talks. Durante i vari appuntamenti tra gennaio e febbraio, si è dato spazio ad autori e autrici dell’editoria indipendente e del mondo della fotografia.
Départ Pour L’Image
Il primo degli incontri, avvenuto il 12 gennaio ha visto come protagonista Francesca Todde, fotografa che dal 2018 lavora con Départ Pour L’Image, casa editrice indipendente con sede a Milano. Punto centrale della sua attività sono le pubblicazioni sperimentali.
Tomaso Clavarino
Durante il secondo incontro, il 19 gennaio, Wj intervista Tomaso Clavarino fotografo nato a Torino nel 1986 i cui lavori sono regolarmente pubblicati da alcuni dei principali magazine internazionali.
The view from Lucania e Atto
Il 26 gennaio Wj dà invece spazio a due progetti “The View From Lucania” di Stefano Tripodi e Atto di Sara Bianchi e Andrea Zambardi. Il primo riguarda un’organizzazione fondata nel 2010 in Basilicata il cui scopo è comunicare il Sud Italia sviluppando momenti concreti di riflessione attraverso la realizzazione di mostre, eventi, workshop, produzioni legate al mondo della fotografia e dell’audiovisivo. The View From Lucania è un progetto che incoraggia azioni innovative di confronto e scambio internazionale, promuovendo processi di rete e connessione. “Atto”, invece, è uno studio di progettazione e comunicazione visiva nato a Milano nel 2013 dall’incontro di due grafici professionisti. Sara Bianchi e Andrea Zambardi progettano grafica tra carta e mondo digitale, amano la ricerca, si dedicano all’auto-produzione. Insegnano presso CFP Bauer, Domus Academy, Naba, Scuola Politecnica di Design. Soprattutto credono che la cultura generi cultura
Mostre e libri fotografici
Il 2 febbraio è il turno di Chiara Capodici che si occupa di fotografia dal 2005, dedicandosi soprattutto alla progettazione di mostre e ai libri fotografici. A gennaio 2017 ha aperto Leporello, una libreria dedicata all’editoria fotografica, come base e punto di connessione con libri di grafica, architettura, illustrazione, saggistica, letteratura e chissà altro. Uno spazio espositivo e un luogo di progettazione dedicato ai libri e alle immagini, che si occupa di promuovere e diffondere un approccio multidisciplinare e trasversale alla cultura visiva.
Skinnerboox
L’ultimo appuntamento, il 9 febbraio, Witness Journal ha dato spazio a Skinnerboox, una casaeditrice indipendente specializzata nella produzione e promozione di librifotografici e sulle arti visive. Tutti i libri prodotti sono il frutto di un lavoro sinergico tra l’autore, il designer e l’editore.