Witness Journal 131
#WJ131, il nuovo numero del magazine con i lavori dei vincitori di Closer 2022, l’evento dedicato alla fotografia sociale e documentaria che da venerdì 23 settembre fino a sabato 8 ottobre si terrà a Bologna.
WJ in mostra
Siamo piccoli ma continuiamo a crescere. Passo dopo passo, grazie ai nostri lettori, alla redazione, al lavoro dei gruppi locali di Bologna, Parma, Milano, Trento e Udine, nonché al nostro insostituibile presidente, Giulio Di Meo, che è stato capace di trasformare un magazine online in un’associazione che oggi è capace di declinare la fotografia su più fronti, dai progetti sociali ai corsi di formazione, ma anche di allestire mostre o veri e propri eventi come Closer che proprio in questi giorni ha aperto i battenti a Bologna.
Proprio alla kermesse bolognese è dedicato questo numero speciale realizzato con i lavori premiati ed esposti presso la QR Photogallery fino all’8 di ottobre. Protagonista come sempre è la fotografia sociale e documentaria declinata in un programma che, oltre alla mostra prevede un calendario ricco di eventi, incontri, e workshop fino all’otto di ottobre.
Gli appuntamenti con WJ in questo inizio di autunno, però, non riguardano solo Closer ma anche il Festival della Fotografia Etica di Lodi. Dal 24 settembre al 23 ottobre, infatti, nell’ambito del circuito Off, sarà esposto Anima randagia, il reportage firmato dal nostro Alessio Chiodi, scomparso prematuramente poco più di un anno fa lasciando un vuoto incolmabile non solo nella nostra redazione ma anche in tutti coloro che come noi hanno avuto la fortuna di averlo a fianco come amico o collega. Il progetto fotografico di Alessio, sebbene sia rimasto in parte incompiuto per ovvie ragioni, unisce due passioni dell’autore, ossia i viaggi e l’interesse per i cani randagi fotografati in Italia e in giro per il mondo.
Non si tratta di un reportage giornalistico per così dire classico, concepito e strutturato per informare il pubblico o denunciare, quanto di un vero e proprio gesto d’amore verso uno dei tanti cluster in cui si possono raccogliere e classificare gli ultimi del mondo. La serie di 18 fotografie, tutte rigorosamente monocrome, restituisce dignità a questi animali abbandonati, emarginati e spesso dimenticati. Una metafora della nostra società, incapace di fermarsi ad aspettare chi è rimasto indietro e solo: esattamente come si sente ciascuno di noi da quando Alessio non c’è più.
La redazione di WJ