Witness Journal 130
#WJ130, il nuovo numero del magazine con i lavori di Dario De Dominicis, Gianluigi Gurgigno, Simona Iurlaro, Gianluca Rizzello, Adriano Cascio, Ida Di Pasquale e Valeria Sacchetti.
Una domenica italiana
Ore 09:08 – Meloni: «Se vinciamo e FdI si afferma il Quirinale non può che indicarmi»
Ore 09:19 – Gas, per il piano del governo contro i rincari servono 20 miliardi. La Ue convoca i ministri
Ore 09:38 – Berlusconi: «Necessaria riforma giustizia e separazione delle carriere»
Ore 10:25 – Renzi: «Italia del sì sceglie rigassificatori e trivelle»
Ore 10:46 – Meloni: «Italiani hanno diritto di eleggere capo dello Stato»
Ore 11:02 – Di Maio a Meloni: «Insultato perché dico la verità sulle vostre amicizie internazionali»
Ore 11:31 – La replica di Salvini a Di Maio: «Rispondo solo agli italiani. Difendo l’interesse nazionale»
Ore 11:57 – Salvini: «D’accordo con Musk. Nucleare fonte più pulita e sicura»
Ore 12:06 – M5S: «Dal Centrodestra idee confuse sulla leva militare»
Ore 12:23 – Letta: «Su ingerenza Russia destra drammaticamente ambigua»
Ore 12:29 – Conte sul gas: «Subito in Parlamento per interventi massicci contro i rincari»
Ore 13:05 – Renzi: «Il 7 settembre iniziativa contro i “No a tutto”»
Ore 13:56 – Mastrangelo: «Sinistra non travisi mie parole sui tagli alla Sanità a favore dello sport»
Ore 14:04 – Meloni: «Tra le prime cose che faremo un’inchiesta sulla gestione della pandemia»
Ore 14:23 – Tajani: «Esclusione liste fisiologico con taglio parlamentari»
Ore 14:45 – Conte: «Per Salvini la leva risolve tutti i problemi dei giovani»
Ore 14:58 – Berlusconi: «Necessario un intervento immediato del governo sull’energia, non solo del governo, ma a livello europeo»
Ore 15:24 – Calenda rilancia la sua proposta: «Time out campagna elettorale e confronto su energia»
Ore 15:42 – Letta attacca Conte-Salvini-Berlusconi: «Avete fatto cadere Draghi e ora chiedete misure per la crisi del gas?»
Ore 16:20 – Berruto (Pd) al suo ex giocatore Mastrangelo: «Quante volte hai fatto le code per gli esami?»
Ore 17:04 – Conte a Letta: M5s incalzava Draghi ma tu in furia bellicista
Ore 17:25 – Salvini: «Meloni presidente? Prima voto poi decide Mattarella»
Ore 17:51 – Zingaretti: cosa deve accadere per capire che su sanità non si taglia?
Ore 18:00 – Carfagna: stupisce superficialità Pd con alternativa tra fossili e rinnovabili
Ore 20:03 – Berlusconi: «Da domani sarò su Tik Tok»
Ore 21:07 – Salvini: «Concorro per diventare premier»
Ore 22:22 – Salvini: «Non vorrei che i Pm cambino l’esito del voto»
Quello che avete appena letto sono i titoli dei lanci della redazione del Corriere della Sera, relativi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Considerato lo scenario internazionale, il conflitto russo-ucraino, le tensioni tra Cina e Stati Uniti su Taiwan, la crisi energetica, nonché gli effetti del cambiamento climatico e senza considerare il lascito socioeconomico di quasi due anni di pandemia, è davvero difficile non essere preoccupati per un futuro nelle mani di questa classe dirigente. Mai come oggi la politica sembra così distante dalla realtà che vivono i tanto citati “italiani”: il ripristino della leva, il debutto su TikTok, le ingerenze russe, le liti sulla leadership, il timore che la magistratura intervenga sul voto. Non c’è mezza parola dedicata ai problemi del nostro Paese, quelli che viviamo ogni giorno. Non si parla del PNRR e delle sue scadenze, non si ragiona di strategie energetiche, se non per citare Musk o chiedere time-out, si spara sul reddito di cittadinanza anziché proporre uno strumento migliore e più efficace per aiutare le famiglie finite al di sotto della soglia di povertà negli ultimi 24 mesi.
Per avere rappresentanti migliori, dovremmo tutti essere cittadini migliori. Più severi con i politici cui deleghiamo la gestione della nazione, inflessibili nel giudicare il loro operato. Pretendere onestà ma anche competenze e preparazione. Il 25 settembre purtroppo potremo scegliere tra i soliti noti e non avremo altra scelta che appellarci ai nostri ideali o a quel che ne resta. Dal giorno successivo però dovremo tutti, vincitori e perdenti, cambiare approccio alla politica, partecipando di più e tifando di meno.
La redazione di WJ