Appunti per la storia
Presi come siamo ad adattarci alla nuova vita pandemica, probabilmente non ci siamo ancora resi conto di essere, nostro malgrado, i protagonisti di un momento destinato ad entrare nei libri di Storia. Considerate le ragioni, non si tratta ovviamente di qualcosa di cui andar fieri, quanto piuttosto di maturare la consapevolezza che a queste generazioni toccherà, oltreché il compito di superare questa prova complessa, anche quello di assumersi la responsabilità di documentarla, raccogliendo scrupolosamente ogni frammento di memoria di ciò che stiamo vivendo.
Foto, video, trasmissioni televisive, servizi giornalisti, trasmissioni radiofoniche e perché no anche i meme che ci passiamo in Rete, serviranno non solo a raccontare ai posteri la pandemia e i suoi effetti ma sarà anche materiale su cui riflettere per costituire nuovi modelli capaci, se non di evitare il ripetersi di simili eventi, almeno di far sì che il loro impatto non sia mai più così devastante da un punto di vista sanitario, economico e sociale. Indipendentemente da come ci si posizioni politicamente, infatti, quanto accaduto non è frutto del fallimento del governo di questo o quel paese ma la Caporetto del sistema umano nel suo insieme così come lo conosciamo oggi.
Davanti alla pandemia del Covid19, sono andate in tilt, una dopo l’altra, tutte le grandi potenze del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dalla Russia all’Europa intera. Anche se con bilanci differenti i saldi dell’umanità alla fine segneranno tutti un rosso pesante sotto ogni aspetto che speriamo ci spinga a ripensare i modelli su cui abbiamo basato le nostre società. Questo virus influenzale, sulla carta meno pericoloso di tante altre malattie, è diventato il granello di sabbia in grado di bloccare l’ingranaggio capace a sua volta di mettere fuori uso l’intero sistema. Siamo passati in pochi mesi dall’illusoria condizione di poter controllare il pianeta e di conseguenza il nostro destino, alla amara consapevolezza di essere vulnerabili e impreparati.
WJ, la sua redazione e molti dei suoi associati si stanno impegnando per dare un contributo alla raccolta delle storie di questa pandemia, lo abbiamo fatto lavorando su alcuni progetti che avete conosciuto attraverso il nostro sito e continueremo a farlo anche nei prossimi mesi. Per questo vogliamo invitare tutti quelli che ci seguono a fare altrettanto, per raccontare insieme e meglio questa storia che purtroppo non è ancora finita e per costruire almeno un piccolo pezzo di quella memoria collettiva che, come detto, ci tornerà molto utile. Per non commettere mai più gli stessi errori.
Amedeo Novelli