Closer atto terzo
Lo scorso fine settimana si è svolto a Bologna il capitolo conclusivo della terza edizione di Closer, la mostra concorso ideata e promossa dal nostro magazine insieme a QR Photogallery. Presso gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico della città felsinea sono stati esposti i 5 lavori finalisti, a cominciare dal reportage premiato quest’anno, Espinar, terra spezzata, firmato da Alessandro Cinque.
Come da consuetudine, durante il weekend di apertura della manifestazione la redazione ha proposto una serie di incontri a tema fotografia che hanno visto la presenza di Francesco Cito, che ha ripercorso la storia dei suoi reportage nell’Afghanistan occupato dai sovietici negli anni ’80, ma anche una serie di letture portfolio a cura del Festival della Fotografia Etica di Lodi, oltre al corso su Fotogiornalismo e nuovi media condotto da Giulio Di Meo, Federico Bernini e il nostro direttore responsabile. Un programma ricco cui hanno partecipato i nostri associati, molti appassionati di fotografia e tantissimi bolognesi interessati all’esposizione.
Un bilancio positivo, quello di Closer 2019, che ci dà la forza per metterci subito al lavoro per la prossima edizione e che conferma l’importanza della promozione della cultura fotografica e del fotogiornalismo in particolare. La manifestazione bolognese, la mostra al PAC di Milano dedicata al bullismo, il progetto finanziato dall’Unione Europea sulla radicalizzazione islamica, il workshop nelle scuole del quartiere Corvetto, così come i corsi per persone in difficoltà e senza fissa dimora realizzati per il Comune di Milano, non sono solo un esempio di ciò che facciamo ma anche un’ottima ragione per associarsi a Witness Journal, sostenendone così attività e progetti.
La Redazione
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