![WJExhibitionUdine_Giuliana Rapaccini](https://witnessjournal.com/wp-content/uploads/2024/06/WJExhibitionUdine_Giuliana-Rapaccini-678x381.jpg)
L’esposizione è parte di un lavoro iniziato due anni con i WJLab, organizzati dal gruppo udinese di Witness Journal, associazione italiana di fotografia sociale, e segna la conclusione della seconda stagione.
Il Lab, realtà ormai radicata in Udine, è un luogo dove si promuove la Fotografia, si sostengono idee, si studiano le forme del narrare con le immagini.
I lavori presentati, prodotti da alcuni dei fotografi del progetto, percorrono il filo di una ricerca che pone al centro l’essere vivi e le domande che porta con sè:
il tempo del gioco, che inventa colori e forme; il viaggio, la scoperta. Le inquietudini incontrate nel volgere lo sguardo a se stessi. Il rapporto con il proprio corpo: corpi giovani, carichi di voglia di vivere e del timore dell’esporsi; corpi che invecchiano, ancora colmi di desiderio, oppure stanchi e carichi di ricordi, ormai vicini al grande passaggio.
Narrazioni che invitano chi guarda a prendere in mano una fotocamera per iniziare a raccontare le sue “storie che meritano essere raccontate”; non dall’altra parte del mondo ma proprio qui, sotto casa. Alla ricerca di un’umanità di cui tutti oggi abbiamo un gran bisogno.
Witness Exhibition
Quando: 26/29 giugno 2024
Dove: Udine
Fotografə:
Sabina Candusso
Al centro della sua ricerca pone il rapporto tra l’umano e l’ambiente che lo circonda, e usa la fotografia come strumento terapeutico per dare forma alle proprie riflessioni. L’autoritratto è la cifra stilistica creativa che predilige.
Adriana De Carolis
La fotografia per lei assume il significato di una attenta esplorazione e conoscenza di sé e delle risonanze emotive che vibrano nel suo impatto con ciò che gli accade nell’esperienza del vivere quotidiano.
Valentina Iaccarino
La sua ricerca visiva si sviluppa principalmente sulla figura umana e sul racconto di storie e realtà quotidiane poco esplorate. Nutre un grande interesse per la fotografia analogica e per le sperimentazioni in camera oscura. Si dedica all’insegnamento tenendo corsi e laboratori per associazioni e istituti.
Andreina Ippoliti
La fotografia è il passaporto che le permette di esplorare luoghi sensibili e piccole storie quotidiane da raccontare. Ama cercare e evocare emozioni e atmosfere intime, vissute, che trascendono lo spazio e il tempo.
Giuliana Rapaccini
Elemento centrale della sua arte è la sensibilità alla luce naturale. Usa il bianco e nero come espressione del tempo non lineare, dove passato e presente si fondono. Immergendosi in ambienti naturali attraverso la fotografia cerca un contatto con le risonanze della sua anima, per dargli forma e identità.
Paolo Tubaro
La fotocamera è il suo “terzo occhio” curioso, con cui è sempre alla ricerca della bellezza, da fermare e ri-esplorare con ancora nuova curiosità. Dirige l’attenzione alle piccole cose che gli stanno attorno, che spesso sfuggono ad un primo sguardo distratto.
![](https://witnessjournal.com/wp-content/uploads/2024/06/WJExhib-1-800x800.jpg)