di Manuel Beinat
La rubrica analizza la situazione del borgo stazione della città di Udine durante la pandemia del 2020. Il quartiere, già impegnato nella risoluzione di problemi legati agli ingenti flussi migratori, ha tentato di rilanciarsi commercialmente e culturalmente di seguito al primo lockdown.
What Comes Next si propone come un’analisi neorealista di un frammento di mondo poco valorizzato e spesso ignorato: il borgo stazione della città di Udine. Il progetto nasce dall’esigenza di dare un nuovo volto ad una comunità in continuo mutamento; testimone di parecchi flussi migratori, il quartiere multietnico della città friulana ha imparato, come tutte le altre realtà, ad adattarsi al “new normal” causato dal covid-19.
Cinque ragazzi si sono proposti di documentare questa realtà così piccola ma al tempo stesso complessa e sfaccettata, mettendo in risalto i cambiamenti economici, sociali e culturali che il virus ha portato ai cittadini del borgo.
L’incertezza delle attività commerciali, lo spettro continuo di un nuovo lockdown, la paura per la propria salute e per quella dei propri cari, sono solo alcune delle tematiche affrontate nell’analisi. Il quartiere è prova concreta di resistenza, di risposta pronta e coraggiosa ad una crisi inaspettata e improvvisa. Il borgo ha fatto del multiculturalismo la sua caratteristica principale; la molteplicità di realtà presenti in quei pochi chilometri quadrati gli ha permesso di sopravvivere, riproponendosi da un punto di vista culturale e commerciale tramite nuove iniziative finalizzate a migliorare il borgo stesso.
Le fotografie presentate si propongono di mostrare e analizzare questi cambiamenti; dalla dimensione prettamente economica (l’attività dei trasporti pubblici, le piccole realtà dei negozi etnici, le imprese gestite da italiani che hanno sempre vissuto e operato nel quartiere) all’aspetto più personale ed intimo (le condizioni della moschea, i giovani abitanti del borgo il cui futuro sembra sempre più incerto); ancora una volta il mezzo fotografico risulta fondamentale all’interno dell’analisi sociologica.
La crisi sanitaria un domani sarà uno spiacevole ricordo, ma è importante la presenza di una testimonianza che ci rimembri quanto e come abbiamo resistito; dopotutto, secondo Bill Eppridge, un fotogiornalista è anche e soprattutto uno storico.
Manuel Beinat
Studente di curatela fotografica presso Fondazione Modena Arti Visive, lavora come assistente fotografo e curatore. Si appassiona al fotogiornalismo durante il percorso di studi e di seguito al lockdown propone “What Comes Next” come progetto curatoriale finalizzato a cambiare il volto del borgo stazione di Udine.