“Un mondo dentro”, la mostra a Milano

Il lavoro sarà esposto dal 9 al 19 gennaio 2020 alla Basilica di Sant'Ambrogio a Milano

"Un mondo dentro", la mostra a Milano

Di Eliana Gagliardoni / Foto di Eliana Gagliardoni

Esistono vite, realtà nascoste, al di là di alte mura e finestre con sbarre che lo sguardo non può oltrepassare. Sono vite che incuriosiscono, talvolta insospettiscono o generano opinioni pregiudizievoli. Quante persone, come me, si sono chieste quale sia il senso di una vita da recluse? Monache di clausura e donne detenute: l’accostamento potrebbe sembrare una forzatura, ma la possibilità di una ‟crescita interiore” (sebbene parta e progredisca in contesti diversissimi e contrapposti) si rivela una grande occasione per entrambe.

Dove, se non in uno spazio esiguo e circoscritto, una persona può raccogliersi, volgere e focalizzare lo sguardo dentro di sé? Sondare profondità sconosciute e portare alla luce talenti sonnecchianti e potenzialità insospettabili di un celato mondo interiore. Se da una parte il tempo è goduto e mai bastevole per assaporare l’incontro tanto anelato, dall’altra arduamente sofferto con il suo trascorrere apparentemente interminabile, è lo stesso tempo che dona gioia nello scoprirsi abili a dipingere un’icona o a confezionare un abito d’alta sartoria.

Due mondi di detenzione

Monache e detenute, due mondi distinti e lontani ma invisibilmente connessi da un potente strumento: la preghiera. Una chance per riflettere ce la offre una voce autorevole in ambito scientifico, Piergiorgio Spaggiari fisico e medico chirurgo: “Per la fisica al concetto di massa deve essere sempre introdotto il concetto di energia, tutto ciò che vive vibra, e vibra a una certa frequenza; la frequenza si misura in onde elettromagnetiche, il cervello (sede del pensiero) come il cuore (sede delle emozioni) emette impulsi misurabili in onde elettromagnetiche (encefalogramma/ ecocardiogramma), le onde elettromagnetiche creano campi elettromagnetici, l’energia dei campi elettromagnetici ha la capacità di influenzare l’ambiente circostante. Come nel cosmo (grande) così nell’interazione tra le persone (piccolo). Siamo tutti sistemi risonanti”. Non solo in ambito spirituale ma anche in quello scientifico, ora si può affermare che pregare per qualcuno è un mezzo nobile ed efficace di assistenza. Le monache di clausura pregano, non solo per se stesse, pregano per chi chiede un aiuto, pregano soprattutto per chi vive un regime detentivo; e con uomini e donne recluse mantengono relazioni epistolari. Mi è stata concessa l’opportunità di conoscere tutte queste donne, di varcare le porte dei loro ‟mondi” , e condividere per qualche ora la loro esperienza. Ho conosciuto persone di grande levatura spirituale e persone che hanno sbagliato e stanno consapevolmente pagando per i propri errori. Le une e le altre mi hanno accolto con gentilezza, benevolenza e amicizia; a tutte loro indistintamente riservo la mia gratitudine.

La mostra

Dal 9 al 19 gennaio 2020, alla Sala Antico oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano saranno esposte le fotografie di Eliana Gagliardoni