
di Marika Ikonomu
Proiezione nella Sala Capitolare del Senato
14 luglio 2023 – ore 16.00
Piazza della Minerva 38 – Roma
Il 14 luglio alle ore 16 nella Sala Capitolare del Senato, in Piazza della Minerva 38 a Roma, verrà proiettata la video inchiesta Sulla loro pelle – di Marika Ikonomu, Alessandro Leone e Simone Manda – un lavoro sui Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), strutture nate per trattenere e rimpatriare i migranti che arrivano in Italia. Ufficialmente sono luoghi di detenzione amministrativa ma nella sostanza funzionano come un carcere. L’inchiesta racconta le storie di alcune delle persone che hanno perso la vita in questi luoghi – circa 30 in 25 anni – oltre a raccogliere testimonianze e denunce sulle condizioni di vita nei Cpr, documentando anche dall’interno la violazione dei diritti di persone che vengono rinchiuse solo perché sprovviste di permesso di soggiorno, senza che abbiano commesso alcun reato.
A seguire, gli autori e l’autrice dialogheranno con la senatrice Ilaria Cucchi, il Garante delle persone private della libertà personale Mauro Palma, l’avvocato di ASGI Giovanni Papotti, e con la moderazione di Federica Borlizzi della Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili. Si parlerà dei diritti fondamentali quotidianamente violati nei centri, delle criticità di un sistema che l’attuale governo mira a potenziare e delle storie di persone che sono passate all’interno di questi “buchi neri”. È un’occasione per cercare di portare il dibattito all’interno delle istituzioni e lavorare quotidianamente a un unico obiettivo: la chiusura totale e definitiva dei centri.
Per partecipare è necessario accreditarsi mandando una mail a info@sullaloropelle.com
Vincitrice dell’XI edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, Sulla loro pelle mostra la solidità di un sistema alimentato dalla sua opacità: lo Stato appalta la gestione dei centri a cooperative, società private e multinazionali, che si aggiudicano contratti da milioni di euro di fondi pubblici grazie alla logica dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Una logica che porta i privati a generare profitto limitando i diritti dei trattenuti e costringendoli a vivere in pessime condizioni. All’interno delle strutture le persone infatti non ricevono adeguati servizi né un’adeguata assistenza sanitaria, viene limitato il loro diritto di difesa, così come la libertà di comunicazione con l’esterno. I casi di autolesionismo sono all’ordine del giorno, come raccontano ex operatori ed ex trattenuti, e al disagio si risponde spesso con un abuso nella somministrazione degli psicofarmaci.

Nel corso della loro esistenza, i Cpt, poi Cie e infine Cpr (Centri di permanenza per il rimpatrio) sono stati promossi da governi di qualsiasi colore, prima con la legge Turco-Napolitano, poi con la Bossi-Fini, fino ai provvedimenti degli ex ministri dell’Interno Minniti e Salvini. Il governo di Giorgia Meloni è tornato a spingere su un potenziamento di queste strutture con altri 42,5 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio e una semplificazione delle procedure per raggiungere l’obiettivo di un centro per regione.
Appuntamento per la proiezione nella Sala Capitolare del Senato in Piazza della Minerva 38 a Roma il 14 luglio alle 16.00. Per partecipare è necessario accreditarsi mandando una mail a info@sullaloropelle.com. Per accedere alla sala è richiesto un abbigliamento consono. Gli uomini devono indossare giacca e cravatta.
Per approfondire:
Buchi neri. La detenzione senza reato nei Cpr – CILD
L’affare CPR: filiera remunerativa a detrimento delle persone trattenute – CILD