Zolle
WJ #121Isola del Cantone è un piccolo comune dell’Appennino ligure, ultimo avamposto prima del Piemonte, situato alla confluenza tra il Vobbia e lo Scrivia, e a ridosso di un fitto snodo infrastrutturale che comprende la statale dei Giovi, la Serravalle e la ferrovia che collega Genova a Torino.
Maddalena è una giovane ragazza originaria del capoluogo ligure, e a Isola del Cantone ha trascorso tante estati presso la tenuta di proprietà dei suoi nonni. Da qualche tempo, tuttavia, questo paesino dell’Alta Valle Scrivia non è più solo un luogo di villeggiatura per lei: dopo la laurea in Filosofia, un master, lavori e lavoretti con contratti a orologeria, Maddalena ha deciso di trasferirsi qui per avviare la sua azienda agricola.
La striscia di terra che Maddalena lavora quotidianamente impiegando tecniche di agricoltura biodinamica, e che ospita anche galline, cavalli e una capretta, si trova tra le due carreggiate della Serravalle, con il tratto sud a costeggiare il terreno destinato alla coltivazione e quello nord a pochi metri dalla sua abitazione e dal pollaio.
Maddalena non possiede macchinari agricoli e lavora anche grazie alla rete di mutuo sostegno tra agricoltori e allevatori del circondario, che la consigliano e assistono nella fresatura delle zolle del campo o nella raccolta della legna, in cambio dell’aiuto che lei stessa offre presso i loro terreni.
La vendita dei prodotti avviene attraverso il banco di un mercato locale che Maddalena condivide con un’altra coltivatrice, o attraverso consegne a privati e ristoratori, mantenendo prezzi calmierati per consentire l’accessibilità a chiunque. La promozione del suo lavoro si avvale dell’utilizzo degli strumenti social, tramite cui mostra ai clienti i processi di produzione in totale trasparenza.
Il lavoro di Maddalena rappresenta, dunque, un esempio di agricoltura resiliente a chilometro zero che le garantisce prospettive di sostentamento personale e di contribuzione alla rete di agricoltori e allevatori della comunità, in questa valle dell’Appennino che l’ha accolta consentendole di affrancarsi dalle dinamiche frenetiche della città e del lavoro dipendente.