Visioni in Azione

WJ#150

Laboratorio di fotografia di documentazione e photovoice

Settembre 2023/Dicembre 2024
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La fotografia come strumento di cambiamento sociale

 Il progetto “Visioni in Azione” è stato promosso da Arci Campania Aps in partenariato con Acli Campania ApsAuser Campania ApsSimposio Immigrati OdvDon Tonino Bello Odv in collaborazione con Università degli Studi di Salerno-Osservatorio Politiche SocialiWitness Journal Aps e Forum Terzo Settore Campania.

Finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali con l’Avviso Pubblico del Decreto Dirigenziale n. 860/2021, nasce dalla volontà di recuperare e riattivare le energie sociali che sono state messe in campo dalle persone e dal terzo settore per rispondere alle difficoltà causate dalla pandemia. L’obiettivo di “Visioni in Azione” è stato quello di trasformare i residenti da spettatori passivi a protagonisti del cambiamento.

Nella prima fase del progetto le associazioni locali del partenariato di progetto hanno costituito le équipe territoriali, le “Agorà di Quartiere”, che hanno realizzato una mappatura dei bisogni e un’attività di ascolto e animazione delle comunità. Una fase fondamentale per leggere e comprendere la complessità delle realtà locale attraverso l’incontro con gli abitanti, le loro storie ed i loro vissuti, per costruire nuove relazioni e ingaggiare i partecipanti nei laboratori di photovoice.

Poi armati di fotocamere, gli abitanti coinvolti hanno avuto l’opportunità di esplorare i loro quartieri, immortalando emozioni, speranze e difficoltà. Le immagini, frutto del lavoro collettivo, non sono state semplici rappresentazioni, ma veri e propri strumenti di empowerment, in grado di stimolare la riflessione individuale e collettiva sui futuri desiderabili.

Ogni fotografia ha rappresentato un’occasione per riflettere sulla propria condizione sociale, favorendo il mutualismo e contribuendo alla creazione di una visione collettiva del cambiamento. Le immagini sono diventate quindi i “mattoni” sui quali sono stati costruiti i “Patti di Quartiere”, vere e proprie reti di protezione sociale che coinvolgono abitanti, istituzioni e attori economici per migliorare la qualità della vita nelle comunità.

Nelle città di AvellinoBattipaglia, BeneventoCaserta e San Giorgio a Cremano, in quartieri caratterizzati da povertà economica e culturale, nell’ultima fase di progetto le reti locali hanno aperto una “Portinerie di Quartiere”. Uno spazio aperto ed inclusivo dove, in base alle priorità specifiche individuate, sono stati avviati servizi di mutuo-aiuto, di ascolto e socializzazione per contrastare fenomeni di povertà educativa, povertà materiale e solitudini.

Il Photovoice è una metodologia di ricerca-azione partecipata ideata nel 1997 da Caroline Wang e Mary Ann Burris, che combina la fotografia con la narrazione per stimolare consapevolezza e promuovere il cambiamento sociale. Attraverso questa pratica, i partecipanti esplorano in modo creativo i problemi e le potenzialità del loro territorio, raccontando la propria visione delle questioni sociali attraverso le immagini e le storie ad esse associate. Le fotografie, accompagnate da narrazioni personali, diventano strumenti di confronto collettivo, suscitando emozioni e stimolando riflessioni profonde. Questo approccio inclusivo non richiede competenze fotografiche avanzate, ma offre un mezzo potente per esprimere e comunicare i punti di vista dei partecipanti, favorendo una maggiore responsabilità civica e consapevolezza nelle comunità.

Il laboratorio, guidato dai fotografi di Witness Journal, Giulio Di Meo e Vincenzo Coppola, si è articolato in diverse fasi, a partire da una formazione intensiva di due giorni, dedicata sia alla metodologia del Photovoice che alla fotografia documentaria per formare operatori e volontari delle équipe delle Agorà di Quartiere che hanno facilitato sui territori le attività. Durante il laboratorio, i partecipanti sono stati invitati a rispondere, attraverso fotografie, a tre domande chiave: Cosa ti piace del tuo quartiere? Cosa non ti piace? Cosa vorresti che cambiasse?

Ogni sessione fotografica è stata seguita da un incontro di discussione collettiva, durante il quale le immagini sono state analizzate per esplorarne il significato e le emozioni evocate. Questo processo ha permesso ai partecipanti di confrontarsi, riflettere insieme e costruire una visione comune del proprio territorio, individuando soluzioni condivise per migliorare la qualità della vita.

Le fotografie selezionate sono state poi esposte in mostre pubbliche, trasformando gli spazi urbani in luoghi di dialogo e partecipazione. Le mostre hanno avuto un impatto significativo, non solo come presentazione delle opere, ma anche come momenti di riflessione collettiva, che hanno portato alla creazione di Patti di Quartiere, accordi tra cittadini, associazioni e istituzioni, e all’attivazione delle Portinerie Sociali, spazi di mutuo-aiuto per rispondere concretamente ai bisogni delle persone più fragili.

Il reportage

Scheda autore

Witness Journal

Un progetto di Arci Campania Aps in collaborazione con  Witness Journal Eps
Laboratorio di fotografia di documentazione e photovoice a cura di Giulio Di Meo e Vincenzo Coppola
Settembre 2023/Dicembre 2024

English version

Visions in Action

A project by Arci Campania Aps in collaboration with Witness Journal Eps
Documentary Photography and Photovoice Workshop curated by Giulio Di Meo and Vincenzo Coppola
September 2023 / December 2024

Photography as a Tool for Social Change

The project “Visions in Action” was promoted by Arci Campania Aps in partnership with Acli Campania Aps, Auser Campania Aps, Simposio Immigrati Odv, Don Tonino Bello Odv, in collaboration with the University of Salerno – Social Policy Observatory, Witness Journal Aps, and the Third Sector Forum of Campania.

It was funded by the Campania Region with state resources from the Ministry of Labor and Social Policies through the Public Notice of the Director’s Decree No. 860/2021. The project arose from the desire to recover and reactivate the social energies mobilized by individuals and the third sector to address the difficulties caused by the pandemic. The aim of “Visions in Action” was to transform residents from passive spectators into active protagonists of change. Armed with cameras, participants had the opportunity to explore their neighborhoods, capturing emotions, hopes, and challenges. The images, the result of collective work, were not just representations but true tools of empowerment, able to stimulate both individual and collective reflection.

Each photograph represented an opportunity to reflect on one’s social condition, fostering mutualism and contributing to the creation of a collective vision for change. The images became the “bricks” upon which the “Neighborhood Pacts” were built—real networks of social protection involving residents, institutions, and economic actors to improve the quality of life in communities.

In the cities of Avellino, Battipaglia, Benevento, Caserta, and San Giorgio a Cremano, in neighborhoods marked by economic and cultural poverty, local partner organizations opened a “Neighborhood Agora”—places for discussion that brought together vulnerable groups and social workers to jointly find solutions to local problems.

Photovoice is a participatory action-research methodology developed in 1997 by Caroline Wang and Mary Ann Burris, which combines photography with storytelling to raise awareness and promote social change. Through this practice, participants creatively explore the issues and potential of their territories, sharing their views on social matters through the images and stories associated with them. The photographs, accompanied by personal narratives, become tools for collective dialogue, evoking emotions and stimulating deep reflection. This inclusive approach does not require advanced photographic skills but offers a powerful means to express and communicate participants’ viewpoints, fostering greater civic responsibility and awareness within communities.

The workshop, led by Witness Journal photographers Giulio Di Meo and Vincenzo Coppola, was structured in several phases, starting with an intensive two-day training focused on both the Photovoice methodology and documentary photography. During the workshop, participants were invited to answer three key questions:

  • What do you like about your neighborhood?
  • What do you not like?
  • What would you like to change?

Each photographic session was followed by a collective discussion meeting, during which the images were analyzed to explore their meaning and the emotions they evoked. This process allowed participants to confront one another, reflect together, and build a shared vision of their community, identifying collective solutions to improve quality of life.

The selected photographs were then displayed in public exhibitions, transforming urban spaces into places of dialogue and participation. The exhibitions had a significant impact, not only as a presentation of the works but also as moments of collective reflection, which led to the creation of Neighborhood Pacts—agreements between citizens, associations, and institutions to concretely address the needs of the people.