Villa Parolin
WJ #111Parolin è un quartiere di circa 5 mila abitanti della città di Curitiba, in Paraná, a sud del Brasile che prende il nome da un immigrato di origine italiana, Antônio Parolin. A fine Ottocento, sbarcò qui in cerca di fortuna, essendo vedovo e con sette figli. Da falegname a fondatore di un’impresa edile a Curitiba, si costruì una casa, il Casarão dos Parolin, in stile europeo, diventata successivamente patrimonio storico artistico della città.
Oggi Parolin è una delle più pericolose favelas di Curitiba, capitale ecologica del Brasile, una delle più prosperose città grazie al grande sviluppo industriale, urbano e culturale che le permise anche di essere nominata Capitale della Cultura Americana nel 2003.
A Parolin vive Bruna con i suoi cinque figli e un marito che fuma crack in una casa costruita con scarti di legname e cartone. Intorno a lei violenza, povertà, fogne a cielo aperto e narcotrafficanti che vendono droga ai ragazzi in strada. Tutto questo rende inaccessibile l’ingresso a chi non è residente a Villa Parolin, così chiamata sarcasticamente dagli abitanti del posto. Bruna, come la maggior parte della popolazione della favela, ha origini italiane e vorrebbe farsi riconoscere la cittadinanza italiana per poter fuggire dalla povertà e donare un futuro migliore ai propri figli.
Le favelas rappresentano una piaga sociale per il Brasile. Infatti, secondo una ricerca del 2011 del Brazilian Institute of Geography and Statistics nelle favelas brasiliane vivono circa 11milioni persone, oggetto di soprusi da parte della Polizia. La violazione dei diritti umani colpisce soprattutto giovani uomini di colore, è Amnesty International ad affermarlo. Tesi confermata anche da Michelle Bachelet, Alta Commissaria dell’ONU per i diritti umani: nei primi sei mesi del 2019 sono state uccise 1291 persone con un aumento che passa dal 12 al 17% rispetto al dato registrato nel 2018.
Questo non è il futuro che Bruna vuole per i suoi figli e nemmeno il cambiamento che si aspettava dopo aver votato per Bolsonaro alla presidenza del suo paese, il Brasile.