Valori in campo
WJ #127L’Emilia-Romagna è una regione che negli ultimi anni ha visto crescere in maniera drastica gli investimenti dei propri cittadini nel lavoro agricolo. Sempre più persone decidono di lavorare in campagna dedicandosi all’innovazione di pratiche e al recupero di tradizioni agricole declinandole in chiave comunitaria e solidale: progetti di questo tipo spaziano dalla produzione biodinamica a basso impatto ambientale, alla distribuzione attraverso spacci e filiere chilometro zero, fino ad arrivare alle iniziative legate al turismo sociale, all’educazione ambientale e alla didattica per bambini.
Tra queste c’è quella di Elisa, trentacinquenne laureata in ingegneria gestionale all’Università di Parma residente a Bomporto (MO), dove ha creato un’azienda biologica che, oltre alla produzione di latte e prodotti caseari e la vendita presso mercatini locali, organizza “fattorie didattiche” per i bambini degli asili e delle scuole elementari del territorio. A Bagno di Rubiera (RE), Giorgio e Claudia gestiscono dal 2000 un’azienda agricola biologica che pratica l’allevamento brado di suini nel rispetto del loro ciclo vitale per circa diciotto mesi, alimentandoli a cereali integrali biologici e macellandoli poi esclusivamente nel periodo invernale. Dal 2002, Stefano ha preso in gestione le attività dell’azienda agricola di famiglia a Bondeno (FE), recuperando in particolare la coltura del riso un tempo predominante in queste zone. Alle coltivazioni di vialone e carnaroli sono dedicati almeno undici dei venti ettari che compongono la sua azienda. A Solara di Bomporto (MO), Giovanni, quarantasettenne bolognese, ha creato nel 2003 la cooperativa “La Lanterna di Diogene”, che si occupa di allevamento di animali, coltivazione di ortaggi, vigne e alberi da frutta. La cooperativa impiega persone che nel mondo del lavoro vengono generalmente considerate non funzionali come ragazzi con sindrome di Down, paralisi cerebrale, psicosi, i quali coltivano la terra, allevano gli animali e producono il cibo da offrire agli ospiti dell’osteria aperta nel 2006.
Storie come queste restituiscono la fotografia di una realtà di lungo corso in una regione i cui abitanti sono da sempre attenti ai processi di inclusione sociale e di valorizzazione dei propri prodotti tipici. Nel gennaio 2022, l’assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna ha dato il via libera alla legge “Norme in materia di agricoltura sociale”, che prevede lo stanziamento di 1,37 milioni di euro che andranno a finanziare interventi formativi, azioni di informazione, animazione e comunicazione, e incentivi per l’allestimento delle fattorie sociali. L’allargamento alla dimensione sociale si propone, dunque, di portare sempre più aziende agricole a diventare luoghi di sviluppo sostenibile e di inclusione per persone fragili, oltre che fonte di integrazione al reddito per le imprese del territorio.