Una rete per Ballarò

WJ#154

Ho insegnato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia.
Don Lorenzo Milani

A Ballarò, nel cuore della città palermitana, crocevia di culture e tradizioni, è nato un Osservatorio che ad oggi rappresenta un punto di riferimento per la comunità. Il progetto è il frutto della sinergia tra diversi professionisti – fotografi, operatori economici e sociali, psicologi, architetti – uniti dalla volontà di mettere a disposizione le proprie competenze per costruire una rete di supporto capace di valorizzare il territorio e contribuire al riscatto sociale del quartiere.

Parte integrante del quartiere di Albergheria, noto per lo storico mercato che lo attraversa, Ballarò si configura come un crocevia di comunità – ganese, induista, bangladese, nigeriana e molte altre – che convivono da generazioni contribuendo a plasmare il patrimonio umano del territorio. Il quartiere, sviluppatosi attorno al Palazzo Reale, o Palazzo dei Normanni – simbolo delle stratificazioni culturali che caratterizzano la città – vive oggi una profonda contraddizione: alla ricchezza storica e culturale si affianca una condizione diffusa di povertà sociale e materiale. La presenza ormai radicata della criminalità organizzata e la diffusione incontrollata del crack – fenomeno che ha interessato l’intera città di Palermo – hanno segnato profondamente la vita del quartiere, dando origine a forme di devianza e marginalità che richiedono interventi strutturati e condivisi.

L’Osservatorio nasce nel 2023 come risposta all’emergenza legata alla diffusione del crack, una crisi che ha colpito in modo particolare i giovani, attratti dal facile accesso alla sostanza per via dei costi contenuti e della rapida assuefazione che provoca. Il nome stesso della droga deriva dal suono – simile a uno scricchiolio – prodotto dai cristalli mentre vengono riscaldati in pipe di vetro o altri materiali. In questo contesto, un collettivo di fotografi, ispirati dalla tradizione visiva siciliana incarnata da Letizia Battaglia, ha deciso di attivarsi documentando la quotidianità di Ballarò valorizzandone le potenzialità e denunciandone le criticità. Grazie alla collaborazione con le autorità locali, l’Osservatorio ha contribuito alla creazione di una rete di supporto territoriale, comprendente presidi medici e psicologici per la prevenzione e la gestione delle emergenze. A questa iniziativa si sono affiancate le competenze di assistenti sociali, operatori economici, architetti, nonché gli esercenti locali (come Cafè del Kassaro e da Moltivolti) che hanno messo a disposizione i propri spazi per lo svolgimento di attività educative, culturali e sociali.

L’Osservatorio Ballarò è un progetto a lungo termine permanente con il contributo di Paolo Barbera, Nino Pillitteri, Fabio Artusi, Ornella Mazzola, Natale Ferla, Marco Raneli, Giovanni Cerami, Toti Clemente, Salvo Cristaudo, Paolo De Figueroa, Gregorio Bertolini, Patrizia Bognanni, Giusi Tarantino, Aldo Belvedere, Nino Giaramidaro, Lucio Ganci, Nuccia Cammara e Luca Vitello.

Il reportage

Scheda autore

Osservatorio Ballarò

L’Osservatorio Ballarò è un gruppo di fotografi, operatori economici e sociali, psicologi e architetti, che, partendo dall’osservazione diretta, tracciano una linea scientifica di studio sul quartiere di Ballarò, crocevia di comunità e umanità. Essi sono attori e promotori di una vitalità che comprende licei, scuole medie, sedi universitarie, chiese storiche e biblioteche. I fotografi del progetto sono: Paolo Barbera, Nino Pillitteri, Giovanni Cerami, Toti Clemente, Salvo Cristaudo, Gregorio Bertolini, Patrizia Bognanni, Giusi Tarantino, Zri Mario Conti e Luca Vitello.

English version

Connecting Ballarò

Photo by Osservatorio Ballarò
Text by Nino Pillitteri e di Sarah Taranto

I’ve taught that the problems of others are like my own. Solving them together is politics. Solving them alone is selfishness.

Don Lorenzo Milani

In Ballarò, a vibrant neighborhood at the heart of Palermo and a crossroads of cultures and traditions, a new community initiative has emerged as a vital point of reference. This project, known as the Ballarò Observatory, was born from the collaboration of photographers, social and economic operators, psychologists, architects, and other professionals united by a shared goal: to pool their skills and build a support network that enhances the area and fosters its social renewal.

As part of the historic Albergheria district—famed for the open-air market that winds through its streets—Ballarò is home to a diverse mosaic of communities: Ghanaian, Hindu, Bangladeshi, Nigerian, and many more. These groups have coexisted for generations, collectively shaping the human and cultural landscape of the neighborhood. Yet this rich heritage stands in stark contrast to the harsh social and economic challenges the area faces today. Rooted organized crime and the widespread use of crack cocaine—a crisis that has affected the whole city—have deeply scarred Ballarò, leading to forms of marginalization and deviance that demand coordinated, long-term intervention.

The Ballarò Observatory was established in 2023 as a direct response to the crack epidemic, which has particularly affected local youth. The drug’s low cost and highly addictive nature make it easily accessible. Its name, “crack,” is derived from the crackling sound the drug produces when its crystals are heated in glass pipes. In the face of this growing crisis, a group of photographers—drawing inspiration from the legacy of Letizia Battaglia and Sicily’s visual storytelling tradition—set out to document daily life in Ballarò. Their aim: to reveal both the beauty and the pain of the neighborhood.

Working closely with local authorities, the Observatory helped launch a network of services including medical and psychological support for prevention and emergency response. Social workers, economists, architects, and local business owners—including community hubs like Caffè del Kassaro and Moltivolti—also joined the effort, offering spaces for educational, cultural, and social activities.

The Ballarò Observatory is a permanent, long-term initiative supported by a collective of dedicated individuals: Paolo Barbera, Nino Pillitteri, Fabio Artusi, Ornella Mazzola, Natale Ferla, Marco Raneli, Giovanni Cerami, Toti Clemente, Salvo Cristaudo, Paolo De Figueroa, Gregorio Bertolini, Patrizia Bognanni, Giusi Tarantino, Aldo Belvedere, Nino Giaramidaro, Lucio Ganci, Nuccia Cammara and Luca Vitello.