Triunfo de Boca

WJ#152

Triunfo de Boca: la vita sulla foce del Riachuelo

«Ho fatto quello che ho potuto, non credo di essere andato così male».

Diego Armando Maradona

Non ha nulla da nascondere la popolazione del barrio La Boca di Buenos Aires, ha tutto da raccontare; raccontare l’essenza di una vita di sacrifici e di passioni contagiose per il calcio e il tango, di piccoli lavoretti, di espedienti e di tenacia, di amore e odio per un quartiere che sa essere duro con tutti, indistintamente, con i forti e con i deboli. La Boca e i suoi abitanti, la loro storia e il loro presente non si possono racchiudere in poche righe, ma di certo hanno un mondo intero appena dietro il confine leggero tracciato dal turismo, dietro i colori sgargianti dei conventillos – le case multicolore –, dietro le strade museo e i murales, che pure sanno raccontare una realtà vera.

Di tutto questo, giovani, meno giovani, anziani non hanno paura di parlare e non hanno neppure timore di mostrare di fronte e una macchina fotografica quanto potrebbe rimanere altrimenti invisibile. Tra chi vive a La Boca, nata originariamente come porto naturale sul fiume Riachuelo, c’è Daniel, un venditore di choripan, un piatto tipico argentino: ha un legame viscerale con la sua terra, che non ha segreti per lui, tutti lo conoscono e ogni giorno si fa trovare lì, sulla porta del negozio, lungo la via principale e con il suo berretto targato La Boca, oppure intento a muovere gli scacchi, altra sua passione. Le strade del quartiere sono ancora oggi il punto di ritrovo dei locali: ci si scambia convenevoli e saluti, si cerca di raccogliere qualche spicciolo da investire in una porzione di cibo, si tifa per La Boca Junior, che è molto più che un club sportivo. Perché il calcio è una forma di appartenenza sociale, un tatuaggio sulla pelle.

Facile immaginare quanto anche a La Boca Diego Armando Maradona sia una forza emotiva e propulsiva: lo è per tutto il barrio, che ha un sentimento quasi religioso nei confronti della Casa de D10s. Sono tanti i giovani che fanno del calcio una grande missione, ma non importa una sconfitta subita: lo sport, per loro, è metafora di vita, di un’esistenza dura che non preclude la felicità.

Il reportage

DIDASCALIE:

 

 

Foto 01 – Miguel, 14 anni,è un giovane talento del calcio argentino. Si allena alla cancha nel barrio e la sua specialità è la “chilena”. Gli amici credono possa essere la futura stella del calcio argentino.


Foto 02 – La vita nel barrio diventa frizzante nel prepartita calcistico , la previa. Marcos 40 anni, mostra fiero i propri tatuaggi e la camiceta del Boca, Asa cucina per tutti.


Foto 03 – Il centro del barrio è senz’altro meta per i turisti ma anche luogo di incontro per molti locali in precarie condizioni economiche.


Foto 04 – Daniel, 40 anni, ha una grande passione, gli scacchi. Spesso ne approfitta per rilassarsi e fare scacco al re.


Foto 05 – Bepo, 55 anni, vive a La Boca da sempre. Siede sulla zona dei murales. Accoglie i passanti con sorrisi in tutta la sua dolce fragilità psicologica.


Foto 06 – Javier, 16 anni, è un ragazzo con delle difficoltà psico-motorie. Il suo idolo è Messi.


Foto 07 – La zona del Caminito, sabato mattina già assediata dai turisti.


Foto 08 – Il tango è tanto importante quanto il calcio per La Boca. Nato in Argentina ed Uruguay  come espressione popolare ed artistica di musica e danza.


Foto 09 – Pinto è un vero personaggio del Barrio. Ha una grande conoscenza della meccanica e si è costruito un ciclomotore da solo con pezzi di ricambio più che usurati.


Foto 010 – La carneceria Caballito è in attività da 50 anni. Purtroppo non tutti i locali del barrio possono permettersi di acquistare la carne.     


Foto 011 – La casa di Diego. A metà degli anni ’70, questa era l’unica camera da letto disponibile per la Famiglia Maradona. Da qui parte la leggenda del Pibe de Oro.


Foto 012 – Daniel sogna una vita da Re, come quella di Maradona il suo D10S.


Foto 013 – Il quartiere di Villa Fiorito. Il Pibe de Oro ci visse fino all’età di 14 anni prima di trasferirsi alla corte dell’Argentino Junior a Paternal.


Foto 014 – Joe Joe 36 anni, è un artista poliedrico con una vita difficile. Al parco con altri musicisti esibisce la sua più grande forma di ribellione, il canto.


Foto 015 – Estadio Alberto José Armando, meglio conosciuto come La Bombonera.


Foto 016 – Ezechiel 15 anni, ha appena vinto con la squadra cadetti del Boca la finale del campionato regionale d’inverno.

Scheda autore

Giampietro Carli

Giampietro Carli è nato e cresciuto a Caorle (VE). Sin dalla giovane età l’arte e la fotografia hanno rappresentato un interesse più forte della semplice curiosità. Da alcuni anni si ritaglia sempre più spesso spazio per raccontare attraverso le fotografie storie di persone e tradizioni. Il reportage fotografico è l’insieme del processo comunicativo in cui sente di esprimere il massimo di sé stesso per gli altri. Proprio come nel caso del progetto Triunfo de Boca.

Fotocamera: Canon R6
Obiettivo: Canon 28 mm F2.8 IS USM

English version

Triunfo de Boca

Photo by Giampietro Carli

Text by Giampietro Carli and Federica Nannetti

«I did what I could, I don’t think I went so bad».  Diego Armando Maradona

There is nothing to hide the population of the barrio La Boca in Buenos Aires, it has everything

to be told; tell the essence of a life of sacrifices and contagious passions for the football and tango, little crafts, tricks and tenacity, love and hate for a a neighborhood that knows how to be tough with everyone, regardless of the strong or weak. Boca its inhabitants, their history and their present cannot be contained in a few lines, but they certainly have a whole world just behind the light border drawn by tourism, behind the bright colors of the conventillos – the multicolored houses -, behind the museum streets and murals, which also tell a true reality.

Of all this, young people, old people, old people are not afraid to talk and have no even fear of showing in front and a camera how much could remain otherwise invisible. Between those who live in La Boca, originally born as a natural port on the Riachuelo river, there is Daniel, a choripan seller, a typical Argentine dish, he has a visceral bond with his land, which has no secrets for him, everyone knows it and every Day is found there, on the door of the shop, along the main street and with his cap La Boca, or to move chess, another of his passions. The streets of the neighbourhood are still today the meeting point of the locals: we exchange greetings and try to collect some change to invest in a portion of food, you are Boca Junior, which is much more than a sports club.

Why is football a form of social affiliation, a tattoo on the skin.

Easy to imagine how even at La Boca Diego Armando Maradona is a force emotional and propelling. It is for the whole barrio, which has an almost religious feeling in House of D10S. There are many young people who make football a great mission, but it does not matter a defeat suffered: sport, for them, is a metaphor of life, of a hard existence that does not preclude happiness.