The Trustful Youth

WJ #93

Secondo Ho Chi Mihn, la debolezza e la forza di una nazione dipendono dai giovani. Oggi più che mai, il Vietnam riflette queste sue parole e le traduce in un futuro già prossimo

 

In vietnamita l’espressione “tahn niên”, letteralmente “anni giovani”, con cui ci si riferisce alle giovani generazioni, è associata a valori positivi come dinamismo, coraggio e speranza. I giovani vengono di conseguenza considerati l’avanguardia del processo di nation-building all’interno del sistema politico e sociale, diventandone il perno fondamentale. Naturalmente il Vietnam non è un caso isolato, storicamente riprende la tradizione comunista Marxista-Leninista, che ripone nei giovani un’importanza strategica determinante. Come la vicina Cambogia del resto, si ritrova oggi con il cinquanta percento della popolazione poco al disopra dei venticinque anni e per il settanta percento nata dopo la fine della guerra nel 1975. Le giovani generazioni non hanno dunque memoria diretta del conflitto che ha segnato irrimediabilmente la vita dei loro nonni e genitori, e il mondo in cui crescono è ormai sensibilmente cambiato, è più accogliente e più prospero.

Gli anni ’90 sancirono per il Vietnam un primo periodo di avvicinamento a quel sistema d’interdipendenza economica che l’aveva escluso alle origini. Da allora modernità e tradizione non hanno mai più smesso di camminare a braccetto, dando vita a quel variegato e caotico insieme di elementi, che disegnano il volto umano del Vietnam contemporaneo. Ad un paese giovane, stravagante, scatenato, dinamico, avido di novità e sperimentazione, ansioso di recuperare il tempo proibito e perduto, si contrappongono, forti radici, le tradizioni e i valori di sempre. Interpreti e attori protagonisti ne sono le giovani generazioni, che, come è giusto che sia, per ora semplicemente sognano qualcosa che possa essere autenticamente loro, diverso e molto spesso anche geograficamente lontano. Che si tratti di chimere o realtà, ce lo potranno raccontare soltanto i loro figli e i figli dei loro figli.

 

Il reportage

Scheda autore

Michele Vino

Michele Vino nasce a San Giovanni Rotondo nel 1990. Nel 2011 frequenta la facoltà di Psicologia ad Urbino che abbandona due anni più tardi per dedicarsi alla sua più grande passione: la fotografia. Il percorso da autodidatta , intervallato da alcuni workshop, diven- ta formazione approfondita con gli studi di fotografia presso la L.A.B.A. Di Firenze. Avvia cosí una sua ricerca che lo porterà a realizzare diversi lavori personali che gli permettono di viaggiare in Europa, Africa e Sud-Est Asiatico.

Fotocamera: Sony Alpha 7
Obiettivo: 35mm e 55mm

English version

The Trustful Youth

Photography byMichele Vino

Story edited by Matilde Castagna

 

More than half of Vietnam’s population is younger than 25 and 70 percent were born after the Vietnam War ended in 1975. Today’s younger generation has no direct memories of the war that shaped the lives of their parents and grandparents, and they are coming of age in more affluent times

 

“In Vietnam, the word ‘youth’ (tahn niên) ,borrowed from the Chinese language (qingnian), can be used to mean youth, young people and young adults interchangeably. Unlike the West where youth is often portrayed as the ‘bad’, the‘male’, and as a potential threat to the stability of society (Frith,1984), in Vietnam thanh nien (literally: young or green years ) is associated with positive values such as dynamism, courage, bravery and hope. Young people are considered to be in the vanguard of the process of nation-building, nicely expressed in Ho Chi Minh’s words: “For the home country to be strong or weak, it largely depends on young people.”