The Trap: catching the red tuna

WJ #95

Ogni anno, da secoli, da sempre, il tonno rosso migra dall’Atlantico sino al Mediterraneo alla ricerca di acque calde dove depositare le uova e ricominciare il suo ciclo vitale

Il tonno rosso, nella sua migrazione verso Sud, costeggia le coste della Sardegna attraversando lo stretto tra l’isola di San Pietro e Portoscuso. In questo braccio di mare, su uno sfondo di scogliere nere, candide spiagge e impianti industriali prende il via una delle tecniche di pesca più antiche. All’alba del 3 Aprile 2017, dopo un inverno passato a preparare reti e funi, i tonnarotti, sotto la supervisione del Rais, iniziano la costruzione della tonnara, l’enorme gabbia che sbarrerà il passaggio ai pesci.

Serviranno mesi per portarne a termine la costruzione; sarà un lavoro lento, costante e preciso a scandire i giorni in attesa dell’estate, quando i primi tonni faranno la loro comparsa, a precedere i branchi.

Con il sopraggiungere di giugno, l’aria diventa tesa, non si ha mai la certezza che la stagione possa andare a buon fine; sono anni che la pesca intensiva e l’inquinamento rallentano il ciclo di riproduzione del tonno, rendendo sempre più difficile la sua diffusione. La tonnara per contro, benché macchiata dalla crudeltà della mattanza, nasce su una base di rispetto del ciclo vitale del tonno, dal momento che i pesci vengono in precedenza selezionati e scelti grazie a camere di passaggio intermedio. Ad estate avviata, le camere della tonnara sono ormai piene e la stagione è salva. A breve il Rais darà il segnale d’apertura dell’ultima porta prima della camera della morte. Il branco passa. La porta si chiude. I tonnarotti tirano le reti che dal fondo salgono. Le bastarde si avvicinano e stringono lo spazio. Il mare si tinge di sangue. La mattanza ha inizio.

 

Il reportage

Scheda autore

Mattia Barbata

The Trap: catching the red tuna

Nato e cresciuto in Sardegna, Santadi in Provincia di Cagliari, mi avvicino alla fotografia durante il periodo all’università a Sassari, dopo la laurea, nel 2013 frequento un workshop di Antropologia Visuale con il Dott. Riccardo Bononi, in Bolivia, seguendo degli studi sul campo riguardanti una piccola comunità nella provincia di La Paz. Successivamente All’esperienza Boliviana seguo i carnevali sardi del centro Sardegna, e le diverse manifestazioni religiose dell’isola. Nel 2015frequento un corso di fotografia con Alessandro Galimberti a Cagliari studiando diverse stili : dallo still life, al nudo, alla street, Tra il 2015 e il 2016 inizio un progetto fotografico con la band musicale MN &USDE, un lavoro che segue la crescita della band tra concerti, l’incisione dell’ album e la vita di tutti i giorni. Nell’Aprile del 2017, grazie alle Tonnare Sulcitane, ho l’occasione di partecipare alla costruzione della Tonnara di Portoscuso, Sardegna, un lavoro che durerà 4 mesi, in cui svilupperò il reportage The Trap.

English version

The Trap: catching the red tunas

Photography by Mattia Barbata

Story edited by Cosimo Calabrese

 

Every year, since ages, since the beginning, the red tuna migrates from the Atlantic Ocean to the Mediterranean Sea, looking for warmer waters where to restart the cycle of life

 

The red tuna, in its migration to the South, crosses the straits of San Peter island and Portoscuso, flanking the coasts of Sardinia. In this part of the sea, against a background of black cliffs, pure white beaches and industrial plants, one of the most ancient fishing techniques takes place.