The Sinking City

WJ#153

Non si sa se il mare invada la città / O la città si affondi nel mare… / Non si sa se il mattino la città si bagni nel mare / O al crepuscolo il mare si addormenti nella città…

Madlena Serdyuk

Venezia sorge su sedimenti depositati alla foce del fiume Po. Dopo essere sopravvissuta in precario equilibrio per più di quattordici secoli, i primi progetti industriali hanno rivelato la sua vulnerabilità, rendendo la città soggetta a effetti di sprofondamento. Più recentemente, i cambiamenti climatici hanno peggiorato drasticamente la situazione. L’innalzamento del livello del mare e i venti sempre più forti provenienti dal mare aperto sono arrivati a mettere a rischio l’integrità stessa della città. Con Venezia che scivola verso la sua potenziale scomparsa, la comunità scientifica discute su come salvarla.

Gli scienziati hanno ipotizzato vari scenari per l’innalzamento del livello del mare. Lo scenario più probabile prevede un sollevamento di un metro entro il 2100 e di 0,5 metri entro il 2060, mentre lo scenario peggiore prevede un aumento di 0,5 metri entro il 2040 e di 2,5 metri entro il 2100 (fonte: NOAA Climate.gov). L’innalzamento del mare potrebbe comportare un aumento del livello in laguna anche quando le paratoie del MOSE, le barriere antiallagamento poste a protezione di Venezia, sono chiuse. Se queste previsioni sono esatte, in un futuro non troppo lontano Venezia potrebbe essere sommersa.

In questo contesto, una serie di condizioni meteorologiche avverse è culminata nella grande alluvione del novembre 2019. Quell’anno mi sono recato a Venezia due volte per viverla in prima persona, documentando le condizioni in cui versava la popolazione. Con un’altezza di 187 cm, è stata la seconda marea più alta mai registrata e si è avvicinata alla memorabile acqua granda di 194 centimetri del 1966.

Le fotografie catturate durante quei due viaggi sono state raggruppate in una raccolta intitolata “L’ultima marea”. Questo nome è stato scelto come segno di speranza: Ero a conoscenza del fatto che il sistema MOSE, in costruzione da oltre sedici anni, sarebbe diventato presto operativo, promettendo di fornire una soluzione definitiva al problema delle alte maree. Col senno di poi, il MOSE ha mantenuto solo parzialmente le promesse, come ho documentato in altre tre occasioni negli anni successivi. I veneziani continuano a convivere con le ricorrenti alte maree che invadono la loro laguna; tuttavia, aleggia una domanda inquietante: quando arriverà il punto di rottura?

Il reportage

001 – Titolo: L’”urlo muto”
Didascalia: Ho incontrato Gualtiero dell’Osto, un grande artista mascheraio e un uomo impegnato socialmente, per puro caso, camminando in una calle. La sua creazione l’”urlo muto” rappresenta il grido inascoltato dei Veneziani.

Title: The “urlo muto”
Caption: I met Gualtiero dell’Osto, a great artist who makes Venetian masks and a socially-committed man, by absolute chance when walking a Venetian calle. His creation the “urlo muto” represents the unheeded shout of the Venetians.


002 – Titolo: Tu sai tutto
Didascalia: Quel 17 novembre 2019 arrivai in una piazza San Marco deserta. Quell’uomo mi passò accanto portando i bagagli di due turisti giapponesi, poi girò la testa verso la vecchia statua, forse cercando un segno di assenso. Ho avuto l’impressione che la statua gli rispose con un lieve cenno della testa.

Title: You know it all
Caption: On that November 2019 I arrived to an empty piazza San Marco. That man walked past me carrying the luggage of two isolated Japanese tourists, then he turned his head towards the old statue, perhaps asking for a sign of agreement. I had the impression that the statue returned a slight nod of his head.


003 – Titolo: L’mmersione
Didascalia: Uscito dal mio hotel al mattino, questo fu il primo incontro che feci quel giorno: un uomo uscì da una chiesa e, senza indugio, si immerse nelle acque che coprivano la piazza.

Title: Putting out into the deep
Caption: As I left my hotel in the morning, this was the first encounter I made: a man came out of a church and, without a moment’s hesitation, went plunging into the waters.


004 – Titolo: Buona indifferenza
Didascalia: I Veneziani hanno la reputazione di essere fatalisti, ciò che dà loro una marcia in più nell’affrontare le avversità. Poco dopo aver iniziato a girovagare per la città, mi imbattei in due uomini, sembravano non dare troppa attenzione a tutto ciò che accadeva intorno a loro.

Title: Good indifference
Caption: Venetian people have a reputation for being fatalist, which gives them the extra boost to deal with misfortunes. Soon after I started roaming the city I bumped into these two guys, they seemed not to give much attention to all what was happening around them.


005 – Titolo: Navigazione nell’acqua alta
Didascalia: Il bellissimo Palazzo dei Camerlenghi è noto per  essere inclinato verso il Canal Grande. Parzialmente sommerso dall’alta marea, mi ricordava un vecchio piroscafo arenato mentre una gondola gli passava accanto.

Title: High tide navigation
Caption: The beautiful Palazzo dei Camerlenghi is known for leaning towards the Grand canal. Partially submerged by the high tide, it reminded me of an old stranded steamer as a gondola went past it.


006 – Titolo: Nonostante tutto
Didascalia: Fu una scena sorprendente vedere quei due ragazzi lavorare in quella situazione.

Title: In spite of everything
Caption: It was kind of startling seeing those two guys working with their laptop in that uncomfortable situation.


007 – Titolo: Paura di scendere
Didascalia: Durante le alte maree, il comune di Venezia posiziona passerelle rialzate sulle quali camminare. Vidi quell’uomo avvicinarsi alla fine della passerella; poi, il suo volto si riempì di spavento quando il poliziotto gli fece cenno di scendere.

Title: Scared to undock
Caption: During exceptional high tides, the municipality of Venice places elevated walkways for everyone to walk on. I saw that man coming close to the end of the elevated walkway, then he got scared as the policeman asked him to “undock” to let others go through.


008 – Titolo: Soccorso reciproco
Didascalia: Quell’uomo aveva paura di lasciare la passerella; alla fine un concittadino gli venne in soccorso.

Title: Mutual rescue
Caption: That man was scared to leave the walkway; finally, he got rescued by a fellow citizen.


009 – Titolo: In fila indiana
Didascalia: La gente cammina in fila indiana sulla passerella, sullo sfondo lo spazio aperto della laguna.

Title: Single file
Caption: People walk in line against the background of a space opening on the lagoon.


010 – Titolo: La sedia
Didascalia: Sommersa dall’acqua, una sedia, dimenticata vicino al Palazzo dei Camerlenghi.

Title: The chair
Caption: A chair, forgotten near the Palazzo dei Camerlenghi.


011 – Titolo: Sola sull’isola
Didascalia: Le acque salivano in piazza San Marco come sul ponte di una nave che affonda. Una ragazza osservava le persone spostarsi per evitare di bagnarsi mentre un piccolo gruppo sullo sfondo giocava con l’acqua.

Title: Alone on the island
Caption: Waters rise in piazza San Marco like on the deck of a sinking ship. A girl observes people moving to the sides to avoid the flood, while a little group enjoys the wet.


012 – Titolo: Attivisti di Extension Rebellion
Didascalia: Attivisti di Extension Rebellion (https://rebellion.earth/) protestano contro la cattiva gestione della città di Venezia.

Title: Activists of Extension Rebellion
Caption: Activists of Extension Rebellion (https://rebellion.earth/) protesting against mismanagement of the city of Venice.


013 – Titolo: L’elemosina
Didascalia: Quella vecchia signora rimase in piedi nell’acqua per ore, sembrava invisibile alla gran parte della folla.

Title: Seeking alms
Caption: That old lady stood in the high waters for hours, looking invisible to most of the busy crowed.


014 – Titolo: Il ponte è troppo basso
Didascalia: Un “gondoliere” passa a fatica sotto un ponte, cosa non facile con l’acqua alta che lo ha “abbassato”.

Title: Low bridge
Caption: A “gondoliere” squeezes past a bridge, not that easy with high waters “lowering” the bridge.


015 – Titolo: Barriere
Didascalia: Barriere di vetro proteggono la Basilica di San Marco.

Title: Barriers
Caption: Glass barrier protecting the Basilica of San Marco.


016 – Titolo: Capolino
Didascalia: Durante i lavori di ristrutturazione, piazza San Marco si stava allagando, non una facile condizione per gli operai.

Title: Peeking out
Caption: Piazza San Marco was under renovation, but the working area was getting flooded, not an easy condition for workmen.

Scheda autore

Marco Claudio Campi

Marco Campi è un fotogiornalista con base a Milano. Il suo lavoro fotografico lo ha portato numerose volte in India, dove ha documentato i movimenti giovanili e ha curato il progetto “On the traces of prana”. Ha sviluppato reportage fotografici in Sud Africa, Australia e in molti paesi europei. Durante la pandemia, ha esclusivamente fotografato al cimitero Monumentale di Milano. Gli incontri toccanti di quei mesi sono stati raccolti nel libro fotografico “Diary of a pandemic”, pubblicato da Polistampa nel 2023. Con la fotografia, Marco cerca di entrare in sintonia con i momenti che vive, con le sensazioni che prova e con le persone che incontra.

Fotocamera: Canon 5D Mark IV
Obiettivo: Tamron 24-70mm f/2.8 Di VC USD G2

English version

The Sinking City

Photos by Marco Claudio Campi
Texts by Marco Claudio Campi and Stefano Pontiggia

It is not known if the sea invades the city / Or the city sinks into the sea… / It is not known if the city bathes in the sea in the morning / Or if the sea falls asleep in the city at dusk…

Madlena Serdyuk

Venice sits atop sediments deposited at the mouth of the Po River. After surviving this precarious condition for more than fourteen centuries, early industrial projects revealed its vulnerability, making the city prone to sinking effects. More recently, climate change has dramatically worsened the situation. Rising sea levels and increasingly strong winds from the open sea have now come to jeopardize the city’s very integrity. With Venice slipping toward its potential demise, the scientific community debates how it can be saved.

Scientists have hypothesized various scenarios for sea level rise. The most likely scenario predicts a rise of one meter by 2100 and 0.5 meters by 2060, while the worst-case scenario foresees a rise of 0.5 meters by 2040 and 2.5 meters by 2100 (source: NOAA Climate.gov). A rise in the average sea level might result in a rise in the lagoon level even when the MOSE gates, the Venice flood barriers, are closed. If these forecasts are accurate, Venice could be submerged in the not-so-distant future.

In this context, a series of adverse meteorological conditions culminated in the great flood of November 2019. I traveled to Venice twice that year to experience it firsthand, documenting the conditions suffered by the population. With a height of 187 cm, it was the second-highest tide ever recorded and came close to the memorable 194-centimeter-high acqua granda that occurred in 1966.

The photographs captured during those two trips were grouped into a collection titled “The Last Tide”. This name was chosen as a hopeful sign: I was aware that the MOSE system, which had been under construction for over sixteen years, was soon expected to become operational, promising to provide a final solution to the problem of high tides. In hindsight, the MOSE only partially fulfilled its promise, as I documented on three more occasions in the following years. Venetians continue to coexist with the recurring high tides invading their lagoon; nevertheless, an uneasy question hovers: when will the tipping point come?