The Obesity Way

WJ #89

Essere obesi a volte significa avere una vita diversa, essere emarginati persino dal proprio corpo, lontani dagli altri e da sé stessi. Questa è la storia di Giovanni e della sua lotta quotidiana contro un mondo che può diventare molto stretto ed ostile.

Giovanni, quarantotto anni, Romano, soffre di obesità grave da molti anni e nel corso del tempo, ha perso e acquistato peso fino ad arrivare a oltre 300 kg. Ha sempre combattuto con il suo corpo e la sua condizione ha influenzato profondamente la sua vita affettiva e lavorativa. Non ha un lavoro stabile – attualmente si occupa di montaggio video e interviste per una web TV – è separato, ha due figli e vive in un appartamento ricavato nella sala hobby a casa dei suoi genitori, in un condominio pieno di scale ripide e strette che gli rendono faticoso ogni spostamento.

Per chi soffre di obesità come Giovanni, il corpo può diventare un luogo inospitale, una prigione dalla quale è difficile fuggire, un luogo di solitudine ed isolamento. A causa della sua condizione fisica ed economica, Giovanni trascorre molto tempo a casa da solo, il suo peso non gli consente di camminare a lungo o di fare sforzi fisici prolungati, non ama girare per strada o frequentare luoghi pubblici. Come afferma lui stesso “Un obeso non va al cinema o al ristorante: semplicemente non sa se ci saranno sedie abbastanza grandi o robuste. La prima cosa che ci si chiede entrando in un luogo nuovo, è se le porte siano sufficientemente ampie per poterci passare”.

L’obesità è una malattia cronica invalidante scatenata da più fattori (predisposizione genetica, cause ambientali, abitudini alimentari, alterazioni metaboliche, disturbi dell’umore e di personalità etc.), e si accompagna in moltissimi casi a sofferenza psicologica, depressione, isolamento e difficoltà nelle relazioni sociali. Divenuta nell’ultimo decennio un problema mondiale, l’obesità o Globesity, viene oggi considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità al pari di un’epidemia che minaccia la salute di tutte le nazioni, tanto che nel mondo la percentuale di soggetti obesi cresce a ritmi doppi rispetto a quella delle persone che soffrono la fame o la malnutrizione. I dati a livello mondiale sono lampanti: 1.9 miliardi di persone adulte e 45 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso o obesi (Rapporto OMS 2001; Dati WHO 2014).

Anche l’Italia non è immune dal problema, ogni anno nel nostro paese, patria della dieta mediterranea, a causa dell’obesità e delle patologie ad essa correlate, muoiono più di 57.000 persone, circa 1000 persone ogni settimana e, secondo i dati raccolti nel 2010 dal sistema di sorveglianza Passi, in Italia il 32% degli adulti risulta in sovrappeso, mentre l’11% è obeso.

The Obesity Way, vuole raccontare attraverso la storia e la vita di Giovanni, come le molte persone affette da questa patologia debbano confrontarsi ogni giorno con un mondo che sentono inospitale, vivendo sospesi tra il disagio per il proprio corpo e la frustrazione per i limiti che esso comporta.

Il reportage

Scheda autore

Silvia Landi

Silvia Landi è una fotogiornalista freelance con base a Roma.

Laureata in psicologia, ha lavorato come psicoterapeuta per 12 anni prima di iniziare la sua carriera come fotografa. Attualmente, sta lavorando a diversi progetti a lungo termine sul tema dell’obesità e della globalizzazione del cibo. I suoi lavori sono stati pubblicati sulle principali testate nazionali e internazionali, sono stati esposti e proiettati in numerosi festival e premiati con numerosi riconoscimenti internazionali quali il Food Sustainability Media Award etc.

Fotocamera: Nikon D800
Obiettivo: Nikon 28mm f 2.8 e 28-105 mm f 3.5-4.5

English version

The Obesity Way

by Silvia Landi

Being obese sometimes means having a different life, being marginalized even from your own body, away from others and yourself. This is the story of John and his daily struggle against a world that can become very narrow and hostile.

Giovanni, forty-eight years old, Romano, suffers from severe obesity for many years and over time, has lost and purchased weight up to over 300 kg. He has always fought with his body and his condition has profoundly influenced his emotional and working life. He does not have a stable job – currently he is in charge of video editing and interviews for a web TV – he is separated, he has two children and he lives in an apartment in the hobby room at his parents’ house, in a condominium full of steep and narrow stairs make it difficult for him to move.
For those suffering from obesity like John, the body can become an inhospitable place, a prison from which it is difficult to escape, a place of solitude and isolation. Because of his physical and economic condition, Giovanni spends a lot of time at home alone, his weight does not allow him to walk for a long time or to make prolonged physical efforts, he does not like to walk in the street or attend public places. As he says himself “An obese does not go to the cinema or restaurant: he simply does not know if there will be enough large or sturdy chairs. The first thing one wonders about entering a new place is whether the doors are wide enough to pass through. ” Obesity is a chronic debilitating disease triggered by several factors (genetic predisposition, environmental causes, eating habits, metabolic alterations, mood and personality disorders etc.), and is accompanied in many cases by psychological distress, depression, isolation and difficulty in social relations. In the last decade a global problem has emerged, obesity or Globesity, is now considered by the World Health Organization as an epidemic that threatens the health of all nations, so that in the world the percentage of obese subjects grows to double rhythms compared to those suffering from hunger or malnutrition. Global data is clear: 1.9 billion adults and 45 million children under 5 are overweight or obese (WHO Report 2001; WHO Data 2014). Italy is also not immune to the problem, every year in the our country, home of the Mediterranean diet, due to obesity and related diseases, more than 57,000 people die, about 1000 people every week and, according to data collected in 2010 by the Passi surveillance system, in Italy 32% of adults is overweight, while 11% is obese.The Obesity Way, wants to tell through the history and life of John, how many people suffering from this disease have to face every day with a world that they feel inhospitable, living suspended between the discomfort for one’s body and the frustration with the limits that it entails.