Somos tierra que camina
WJ #140I territori dell’Amazzonia sono in serio pericolo. Gli esseri umani, organizzati in società, nel momento in cui trasformano i loro ecosistemi sono allo stesso tempo trasformati da essi. Somos tierra que camina – siamo terra che cammina perché siamo parte di questo pianeta. La resistenza, per difenderlo, può diventare l’unica arma.
Nei territori dell’amazzonia ecuadoriana alberga una ricchezza incomparabile di biodiversità e culture ancestrali che da sempre convivono armoniosamente con Pachamama – madre terra – e che da anni si trovano di fronte a una minaccia che mette a rischio la loro esistenza: l’estrattivismo.
Anche se a prima vista può sembrare una contraddizione, la povertà in molti Paesi del mondo è legata all’esistenza di una significativa ricchezza di risorse naturali. Questi Paesi, tra cui l’Ecuador, sono intrappolati nella logica perversa della maledizione dell’abbondanza. La situazione è ancora più complessa per quelle economie che dipendono principalmente dal petrolio e dai minerali per il loro finanziamento.
Negli anni Settanta del XX secolo l’Ecuador entrò a pieno titolo nel mercato mondiale per il volume delle sue esportazioni di petrolio, che superava di gran lunga i livelli dei precedenti prodotti primari che avevano caratterizzato l’economia del Paese.
Oggi, infatti, l’economia dell’Ecuador è fortemente dipendente dall’estrazione del petrolio e lo Stato ha giustificato l’avvio delle attività estrattive riconoscendole come un mezzo per garantire quel processo comunemente conosciuto come sviluppo.
Nel corso degli anni il propagarsi di queste attività ha dimostrato il contrario. L’estrattivismo infatti non porta solamente all’estrazione di risorse naturali, ma rappresenta un vero e proprio fenomeno sociale che ha conseguenze devastanti sui territori e sulle popolazioni che li abitano: deforestazione, inquinamento dell’aria e delle acque, malattie, conflitti sociali, separazione di intere famiglie e comunità, mancanza di beni primari. Ciò si è indubbiamente verificato con lo sfruttamento petrolifero, che ha colpito le popolazioni all’interno dell’area di influenza delle attività estrattive, causando danni ambientali e culturali, oltre a conflitti sociali, accompagnati da politiche di colonizzazione dei territori. L’Amazzonia è un territorio tutt’altro che vuoto. E’ la casa di numerose popolazioni con una storia ricca e antica come il sale della terra e che oggi, dopo millenni di sfruttamento e soggiogazione, stanno lottando fortemente per difendere la loro Pachamama, scontrandosi con quegli interessi economici che minacciano la salvaguardia del territorio amazzonico e delle tradizioni delle culture ancestrali. Queste popolazioni stanno portando avanti una resistenza straordinaria per dire basta alla distruzione del pianeta e alla violazione dei diritti dei popoli. Una resistenza forte come la terra che li nutre. Lottano e continueranno a farlo per madre terra e per la libertà. Somos tierra que camina, somos resistencia.