Simply Love
WJ #123Spesso la legalità non riesce a stare al passo con i tempi che cambiano. Ci sono nuove realtà, nuove forme. Ma in una società sempre più fluida, il cambiamento e la diversità non dovrebbero essere interpretati come una ricchezza, come uno sguardo in diagonale sul mondo?
Simply Love è un progetto che ha abbracciato un arco temporale di oltre tre anni. La sua complessità si è rivelata principalmente il cercare persone disposte a raccontarsi e ad affidarsi a veri e propri estranei. Questi hanno avuto il permesso di penetrare nelle pieghe più intime della sfera privata dei protagonisti, comportando un sottile e a volte magico scambio di ruoli. L’intento era quello di documentare – e soprattutto capire – questa nuova dimensione di famiglia. Mettere in evidenza eventuali differenze, osservare le difficoltà (qualora ve ne fossero) rispetto a una famiglia tradizionale. Attorno alle famiglie arcobaleno sono sorti parecchi dibattiti, in questo particolare contesto storico. C’è addirittura chi ne ha messo in discussione l’esistenza.
Chiara e Arianna si sono unite civilmente nel 2017, mentre Arianna era in attesa di Anna, che adesso ha quasi quattro anni. Chiara è invece la madre biologica di Livia che sta per compierne sei. Le bambine sono sorelle in quanto nate dallo stesso donatore. Chiara è una pediatra, Arianna un’informatrice farmaceutica. Oltre a dividersi fra il lavoro e le figlie amano viaggiare per l’Italia con il loro camper. Questa famiglia, come altre migliaia in Italia, fa parte dell’Associazione Famiglie Arcobaleno (Associazione genitori omosessuali) che offre sostegno e tutela legale ai propri iscritti.
“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figlie di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili…” Questo è un estratto del discorso pronunciato recentemente da Papa Francesco che già in precedenza aveva mostrato una grande apertura verso la realtà LGBT. Ma cosa di fatto dice la legge? L’articolo 29 della Costituzione cita “La Repubblica riconosce I diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”. Leggendo questo articolo pare tutto semplice, ma ci sono diversi tipi di famiglia, e quella intesa come tradizionale è soltanto una fra le molteplici. Che cosa realmente definisce una famiglia? Famiglie Arcobaleno pronuncia spesso la frase “È l’amore che crea una famiglia”. Famiglia è infatti stare con chi hai scelto e con chi ti sceglie, insieme. Oggi le Famiglie Arcobaleno sono una realtà in continuo aumento. Una realtà che corre più veloce dei dibattiti in parlamento. In Italia, da uno studio del 2005, si calcola che siano centomila i minori con un genitore gay, nati da matrimoni eterosessuali sfociati in divorzio o vissuti sin dall’inizio con due madri o due padri. Di fatto si è creato un vuoto legislativo che lascia senza diritti tutti questi bambini perché non è mai stata varata una legge che riconosca la genitorialità da parte di entrambi i richiedenti. Cercare di adeguarsi alla società che cambia non dovrebbe essere una priorità per ogni Stato garantendo a tutti i suoi cittadini una vita egualitaria?