Reriate: Il paese che non esiste
WJ #115“Il mondo non si è fermato mai un momento, la notte insegue sempre il giorno, ed il giorno arriverà”. (Jimmy Fontana).
Sicuramente in pochi hanno sentito parlare o conoscono la storia di Reriate.
Reriate è una piccolissima frazione di un paese dell’hinterland milanese, sgomberato completamente in seguito all’armistizio di Badoglio dell’otto Settembre 1943.
Per un po’ di tempo il paese è rimasto disabitato, solo qualche anno dopo le persone cominciarono a tornarvi nuovamente, dando vita a uno dei più brillanti esempi di accoglienza e inclusione, e valorizzando il passato con il recupero di tutto ciò che era scampato ai bombardamenti. A Reriate il tempo sembra essersi fermato a molti decenni fa… Non esistono pub ma solo piccoli bar, dove quando si entra si ha la sensazione che il tempo qui si sia fermato.
Non c’è un multisala, ma tante sale cinematografiche dove la gente va ancora come una volta. Non si vedono moderne macchine sfrecciare, ma autovetture che sono già considerate macchine d’epoca… e poi il vecchio ufficio postale, il cimitero sempre lo stesso e le vecchie architetture del dopoguerra. Ma tutto questo non è vero è solo fantasia! Reriate non esiste! Reriate è un semplice anagramma: l’anagramma di una nazione troppo spesso citata solamente in occasione di sbarchi clandestini, invece bisognerebbe ricordare che questa nazione ha con l’Italia un legame molto profondo.
L’Eritrea è un paese dell’Africa nord – orientale sulla costa del Mar Rosso che dal 1890 è stata una delle poche colonie italiane. La capitale Asmara, soprannominata la piccola Roma d’Africa, nel 2017 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ogni angolo di questa meravigliosa città è un richiamo continuo agli anni d’oro del periodo coloniale.
Le immagini del reportage di Cristiano Zingale sono quelle di un’Africa che non ti aspetti e che sembrano stridere con quelle dei profughi che stanno abbandonando la nazione. Sono immagini che potrebbero portare un lettore a domandarsi il perché di questa fuga di massa, non sapendo in verità che l’Eritrea è uno fra i paesi più militarizzati d’Africa, con un PIL pro capite di soli 1253 dollari all’anno sotto sorveglianza speciale da parte dell’ONU.
Per l’autore la fotografia rappresenta la possibilità di comunicare, raccontare, mostrare e rendere concreto e tangibile un attimo. Gli scatti di questo reportage mostrano luoghi che non fanno vedere chiaramente il dramma di questo popolo, ma solo intuire. Reriate ci riporta in un paese immaginario dove il tempo sembra essersi fermato, Cristiano con le sue foto ci accompagna in Eritrea uno dei paesi più poveri al mondo, ritraendone la bellezza e portandoci a riflettere sulla condizione di questa splendida Nazione.
Reriate purtroppo non esiste… ma tutto ciò esiste in Eritrea..