Oltre | La voce dei nuovi europei
WJ #108Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.
Don Lorenzo Milani
OLTRE, acronimo di “Oltre l’orizzonte | Contro-narrazioni dai margini al centro”, un progetto nato per contribuire alla prevenzione di fenomeni di radicalizzazione islamica, soprattutto tra giovani di nuova generazione di fede musulmana, attraverso una campagna di comunicazione online su scala nazionale.
Nell’ambito di questo progetto Witness Journal, nel corso del 2019, ha coordinato, in sette città italiane, dei laboratori di comunicazione sociale rivolti a giovani italiani e di seconda generazione. Bologna, Padova, Milano, Torino, Roma, Cagliari e Palermo sono le città dove 70 ragazzi sono stati coinvolti in laboratori di fotografia, imparando ad usare gli strumenti e i linguaggi della comunicazione sociale per descrivere il proprio contesto, raccontare la propria storia e i propri desideri. Le storie dei ragazzi che hanno partecipato ai laboratori sono poi diventate il contenuto di parte della campagna di comunicazione nazionale di contro-narrazione per contrastare i fenomeni di radicalizzazione e marginalizzazione delle nuove generazioni.
Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, vede impegnati una rete di partner ampia ed eterogenea che comprende l’Università Tor Vergata, La Sapienza, l’Università di Cagliari e quella di Palermo, l’ARCI, il CONNGI, l’associazione NAHUEL, Officina e Editoria Cultura, Socialhub e AB CREA. Il metodo di lavoro è partecipativo: nei territori, i giovani sono coinvolti in attività diverse quali: ricerca-azione, workshops per l’emersione dei vissuti che hanno condotto o rischiato di condurre ad un percorso di radicalizzazione, laboratori creativi per creare e diffondere narrazioni alternative al fondamentalismo islamico. Attraverso la campagna di comunicazione sono stati coinvolti altri 42 giovani “social media moderators” che quotidianamente sono i protagonisti delle attività social del progetto, producendo contenuti visivi e testuali.Il progetto prevede lo studio e la realizzazione di contenuti originali prodotti per i canali digitali e divulgati sulle più importati piattaforme. L’obiettivo è duplice: non solo raccontare, attraverso una narrazione positiva, esempi di inclusione nel nostro paese, ma anche smascherare le contraddizioni e le false promesse della radicalizzazione.
Laboratori svolti:
6-7 aprile – Bologna
13-14 aprile – Padova
15-16 giugno – Milano
6-7 luglio – Torino
6-7 luglio – Palermo
13-14 luglio – Cagliari
27-28 luglio – Roma
Fotografie di: Ali Muddasar, Ayoub Saidi, Houdha Garsi, Aicha Garsi, Leila Garsi, Giona Martignani, Paolo Costa, Sara Tanveer, Veronica Guidotti, Giuseppe Menegus, Caterina Rizzato, Youness Moumni, Hasnaa Khallouf, Yousra El Msiyah, Iman Houdaj, Malek Zare, Mahdi Slika, Gaia Schiavon, Lorena Barthe, Emilienne Priscilla Gwet, Sumaya Achour, Micol Croci, Sofy Vittoria Dia, Sofia Serdar, Ilaria Abo Rahmy, Junior Ehis Ifadah, Zaccaria El Hatifi, Youssef Tamimi, Altafur Rahman, Sofia Matera, Sara Valenti, Luca Sabatucci, Anna Di Giandomenico, Samar Chebbi, Hajer Jouini, Andrea Maria Fragiorgio, Gabriele Bongiorno, Francesco Natale, Aya Polliotti, Asma Tantaoui, Giorgia Maetti, Muna Khorzom, Giulia Ventura, Nicolas D’Amanzio, Vanessa Profeta, Otman Madad, Maali Atilasarih, Besma El Bouni, Martina Macori, Aicha Mounir, Alessandra Cecchetto, Osakpolor (Desmond) Godspower Odigie, Marcella lagomarsino, Somia Belkacemi, Buba Darboe, Sabeddu Monica, Devoto Maria Chiara, Malick Coly, Matteo Stelluti, Fatima Azhara Kaabi, Rifat Amin, Fradilson Alves, Martina Galiè, Abu Kamara, Sonia Lima Morais, Thierno Barthe, Francesca Materozzi.