Manifesti dell’Italia presente

WJ #108

Il giro dell’Italia in 365 giorni. Da nord a sud, da Milano a Taranto, il 2019 si è contraddistinto come un anno particolarmente “pasionario”, che ha coinvolto più di altre stagioni di protesta, i giovani, le donne, le associazioni, i movimenti per diritti civili e tanti cittadini che hanno detto basta a una serie di politiche oltranziste, fasciste e reazionarie. Un anno di semina, più che di raccolta, in attesa che i germogli fioriscano per dare modo alle radici di una cultura tollerante e intellettualmente onesta di attecchire nelle coscienze di una comunità che sta smarrendo se stessa.

Questo articolo è scritto mentre è ancora fresca la notizia della mamma nigeriana che è stata insultata all’ospedale di Sondrio a seguito della perdita del suo bambino. “Dava fastidio agli altri pazienti” è stato riportato dai giornali. Ecco, i movimenti che hanno attraversato l’Italia quest’anno hanno combattuto proprio contro questa intolleranza strisciante e purulenta.

Witness Journal ha seguito attentamente alcuni degli eventi più interessanti dei dodici mesi che ci lasciamo alle spalle con una serie di servizi sul campo. Si è voluto documentare con le immagini la resistenza di oggi. Dalla marcia per il clima di Milano, invasa da studenti di tutte le età, e di Taranto all’ombra dell’Ilva, ai movimenti per la tutela dei diritti delle donne e Lgbtq che hanno fatto sentire la propria voce, soprattutto in occasione del convegno sulla famiglia svoltosi a Verona, ma non solo. A settembre, per esempio, abbiamo raccontato anche la marcia per l’uguaglianza in Bosnia Erzegovina, Paese in cui la libertà sessuale e di genere non decolla. Abbiamo narrato lo sgombero dello spazio XM24 a Bologna, le proteste contro le politiche xenofobe a Ventimiglia e seguìto i cortei organizzati contro la guerra che la Turchia ha dichiarato ai Curdi siriani. Un vecchio detto tra i giornalisti, soprattutto tra cronisti e reporter, è quello che per fare bene questo mestiere è necessario consumare le suole delle scarpe. Ecco, è stato fatto, da Milano a Roma, da Taranto a Verona e ancora Bologna, Parma, Torino i fotografi Wj hanno consumato suole. E mai come ora vogliamo continuare in questa direzione per raccontare non solo l’Italia che si spera verrà, ma che è adesso presente…in piazza.

Fotografie di: Ginevra Abeti, Valeria Altavilla, Alessandro Barile, Jamila Baroni, Cosimo Calabrese, Max Cavallari, Micol Croci, Danilo Di Meo, Vittorio Giannitelli, Pierfrancesco Lafratta, Andrea Mancuso, Laura Misuraca, Giulio Nori, Gianluca Rizzello, Paola Tarroni

Il reportage

English version

Manifesto of bystander Italy

Photos by Ginevra Abeti, Valeria Altavilla, Alessandro Barile, Jamila Baroni, Cosimo Calabrese, Max Cavallari, Micol Croci, Danilo Di Meo, Vittorio Giannitelli, Pierfrancesco Lafratta, Andrea Mancuso, Laura Misuraca, Giulio Nori, Gianluca Rizzello, Paola Tarroni

Text by Alessio Chiodi

The tour of Italy in 365 days. From north to south, from Milan to Taranto, 2019 has been as a particularly “pasionario” year, which involved more than other protest seasons, young people, women, associations, civil rights movements and many citizens who have said enough to a series of extremist, fascist and reactionary policies. A year of sowing, rather than harvesting, waiting for the buds to flourish to give way to the roots of a tolerant and intellectually honest culture to take root in the consciences of a community that is losing itself. This article is written while the news of the Nigerian mother who was insulted at the hospital in Sondrio following the loss of her child is still fresh. “She bothered other patients” was reported in the newspapers. Here, the movements that have crossed Italy this year have fought precisely against this creeping and purulent intolerance.

Witness Journal has carefully followed some of the most interesting events of the twelve months that we leave behind with a series of coverages. We wanted to document today’s resistance with images. From the Milan climate march, invaded by students of all ages, and from Taranto in the shadow of Ilva, to the movements for the protection of women’s and Lgbtq peoples’ rights that made their voices heard, especially during the conference on the family held in Verona. But not only.

In September, for example, we also talked about the march for equality in Bosnia and Herzegovina, a country where sexual and gender freedom does not take off. We have narrated the evacuation of the XM24 space in Bologna, the protests against xenophobic policies in Ventimiglia and followed the organized marches against the war that Turkey declared to the Syrian Kurds. An old saying among journalists, especially between reporters, is that to do this job well you need to consume the soles of your shoes. Here, it has been done, from Milan to Rome, from Taranto to Verona and again from Bologna to Parma and Turin, WJ photographers have consumed soles and never as now we want to continue in this direction to tell not only Italy that we hope will come, but that is now present … in the square.