L’attesa

WJ #91

In Italia, la regione Campania presenta il maggior tasso di mortalità evitabile riconducibile ai servizi sanitari (91,32 x 100.000, contro una media nazionale di 72,93) seguita da Sicilia e Calabria, le regioni a più alto tasso di criminalità organizzata. Lospedale di Caserta rimane ancora oggi lunica azienda ospedaliera commissariata in Italia e la regione Campania continua ad occupare stabilmente le cronache per i continui casi di malasanità

Il deterioramento di questa parte del Paese è così forte che la religione rappresenta lunico modo per sopportare condizioni di vita così degradate. La gente aspetta il miracolo, i simboli religiosi sono ovunque: nelle strade, nelle case, nellospedale. Tutto dipende dai miracoli e mai dalla capacità dei medici. Non possiamo fuggire alla volontà del Signore, ma ogni tanto i miracoli accadono” si è sentito spesso ripetere Giulio Calise durante alcuni dialoghi surreali sulle condizioni di sua madre. A seguito di un incidente, il fotografo ha assistito al continuo peggioramento della mamma senza mai riuscire a ricevere informazioni precise sulla sua salute. Ogni giorno i dottori, quasi infastiditi, gli hanno ripetuto che stava bene mentre invece le sue facoltà mentali si deterioravano fino al coma.

L’attesa è diventata sospensione senza nessuna aspettativa. Calise è stato prima scoraggiato dai medici ad acconsentire al trattamento terapeutico (in questo modo lospedale, facendo leva sulla paura dei familiari che il loro congiunto rimanga in coma per tutta la vita, risparmia sui ricoveri in terapia intensiva), poi però è stato insultato per la crudeltà della sua scelta.

Sospeso in lunghe ore allospedale o nellappartamento di sua madre, lattesa è diventata il suo stile di vita. In circa un anno ha registrato i momenti trascorsi con la madre dopo la ripresa temporanea, lospedale dove ha trascorso lunghe giornate, le icone religiose onnipresenti, il suo appartamento vuoto, il suo coma, e, in ultimo, la sua morte.

Il reportage

Scheda autore

Gianluca Calise

Gianluca Calise è un fotografo documentarista. Si appassionato alla fotografia da ragazzo, quand nelgi Anne ’70, suo nonno gli regala la sua vecchia Kodak. Dopo un master in economia, studio fotografia all’International Center of Photography di New York e al Central Saint Martins di Londra. Lavorando spesso in medio e grande formato, ha sviluppato uno stile narrativo personale, combinando la fotografia di paesaggio e di strada con un approccio artistico. Ama rappresentare temi sociali in progetti a lungo termine, alcuni dei quali sono stati pubblicati ed esposti a livello internazionale.

Fotocamera: Nikon D800 - Sony RX100
Obiettivo: -

English version

The waiting

Photography by Gianluca Calise

Story edited by Antonio Oleari

The photographer Gianluca Calise tells the sick mother’s odyssey within the corrupt health system in Campania, which shows the highest mortality rate due to bad practices, followed by Sicilia and Calabria, the Italian Regions with the highest crime rate linked to mafia organizations. Casretas hospital is the only one dissolved in Italy and Campania Regions health system stably occupies everyday chronicles for bad medical practices

The decline of this part of the country is so strong that religion represents the only way to bear the burden of living conditions so degraded. People are waiting for a miracle: religious icons are everywhere, in the streets, in the houses, at the hospital. We cannot escape Our Lords will but sometimes miracles happenis the phrase mostly repeated from doctors to Calise as part of surreal dialogues on his mothers condition.

After an accident occurred to his mother, the photographer witnessed the worsening of her conditions, without receiving information regarding her situation. Every day, annoyed doctors repeated him that she was fine when she was progressively losing her mental faculties until she entered into a coma.

Suspended in long hours at the hospital or in his mother’s apartment, waiting become his lifestyle. In about a year he recorded moments spent with his mother after the temporary recovery, the hospital where he spent endles days, the religious icons, her empty apartment, her coma and ultimately her death.