La notte dei Giganti
WJ #142Non le labili nebbie della memoria né l’asciutta trasparenza, ma il bruciaticcio delle vite bruciate che forma una crosta sulla città, la spugna gonfia di materia vitale che non scorre più, l’ingorgo di passato presente futuro che blocca le esistenze calcificate nell’illusione del movimento: questo trovavi al termine del viaggio.
Italo Calvino; Le città invisibili
La Notte dei Giganti di Carta
Non è Venezia, ma Cento, la città magica fra le nebbie della pianura padana dove nascono i Giganti. Sono alti più di venti metri e si possono dire figli di decine di notti instancabili, di quintali di carta di giornale, litri di colla e pitture colorate. É a Cento che va in scena l’unico carnevale italiano gemellato con quello di Rio de Janeiro, ed è in Corso Guercino, elegante e storica arteria del centro, che i Giganti danno vita ai sogni e alle fantasie degli esseri umani che li hanno animati.
Le gargantuesche creature di cartapesta sfilano maestose, accompagnate dai balli scatenati dei figuranti delle cinque associazioni carnevalesche in gara: Toponi, Fantasti100, I Ragazzi del Guercino, Risveglio e Mazalora. Gli scatti di Fiorella Baldisserri documentano da vicino la passione, l’ingegno e il genio creativo dell’associazione Fantasti100, grazie alla quale l’attività artigianale rappresenta un tributo alla storia, alla cultura e alla fantasia umana. Questi carri allegorici, che tanto ricordano le “Città Invisibili” di Calvino, trasformano la carta in opere d’arte dove la realtà si fonde con la fantasia, generando mondi nuovi a cui tutti possono accedere con i propri sogni.
Al termine di ognuno di questi viaggi, ogni anno, Fantasti100 si occupa di smontare i carri pezzo per pezzo per vendere le maschere e gli immaginifici prototipi ad altri carnevali italiani, affinché li utilizzino per nuove scenografie fantastiche. É questo in parte anche un modo per rientrare nelle spese, che sono importanti se si considera che i costi di costruzione possono raggiungere i 25.000-35.000 euro per ogni carro. Così i Giganti di Carta potranno proseguire il loro viaggio altrove e, come accade ad ogni viaggiatore consapevole, finiranno per trasformare le città che incontrano nella risposta ai loro sogni e alle loro domande.