Iran today

WJ #90

Un susseguirsi di monarchie, colpi di Stato, regimi e guerre. L’Iran, con capitale Teheran, conta, secondo l’ultimo censimento del 2013, 77 milioni di abitanti, per il 90-95% di religione islamica sciita duodecimana

La pena di morte è in vigore ed è uno dei Paesi con più alto numero di esecuzioni capitali all’anno. Dal 2013 la Repubblica islamica dell’Iran è guidata dal presidente Hassan Rouhani, riconfermato alle elezioni di maggio 2017, che ha proclamato e fatto dell’apertura di un dialogo con l’Occidente la sua bandiera. Dalla prima elezione nel 2013 del presidente Hassan Rouhani, l’Iran ha cominciato a vivere un vero e proprio boom del turismo occidentale, conseguenza diretta del cambio proclamato nella politica iraniana. Un itinerario classico, battuto da turisti e viaggiatori, solitari o in gruppo, uniti tutti dalla curiosità di cogliere l’humus di una terra conosciuta ai più per le tristi vicende storiche.

La stessa curiosità colta dal fotografo negli sguardi e nelle parole degli iraniani incontrati lungo il cammino, un popolo ancora poco abituato alla presenza degli stranieri, al di là delle strutture ricettive che man mano vanno aprendosi e dell’uso della lingua inglese soprattutto tra i giovani.

Lo straniero viene vissuto come un ospite desiderato ma inatteso, che non si sa ancora bene come gestire. Non è raro vedere giovani ragazze iraniane, coperte dal velo, fermare turisti, specie di provenienza nordeuropea, per un selfie o un autografo”. Due mondi ancora molto lontani, Oriente e Occidente, nonostante i proclami presidenziali, nella visione di un popolo che guarda all’Occidente come un mondo utopistico “dove poter fare fortuna”, nonostante il visto e il volo per un iraniano medio abbiano costi spesso irraggiungibili, che crede fortemente nel valore della bellezza e nel largo uso della chirurgia estetica, che mostra la propria vanità nel lasciarsi fotografare. “Gli iraniani sono chiusi all’interno di una bolla, ma vedono cosa c’è fuori e il turista, che va inaspettatamente a visitare il loro Paese, è una finestra verso il desiderabile mondo esterno”.

Le donne indossano il velo islamico e l’obbligo vale per tutte, turiste comprese. Sebbene sia permesso portarlo allentato o lasciar uscire ciocche di capelli, in città più piccole al di fuori della capitale è facile sentirsi guardare con sospetto laddove non si siano rispettati i canoni tradizionali. Le fotografie di Andrea Chierici scattate nel maggio 2017, pochi giorni prima della rielezione di Rouhani, raccontano di un Paese e di un popolo che accolgono con curiosità il turista, ma non lo lasceranno mai entrare in profondità.

Puoi provare a fare domande al di là dell’interesse turistico, tralasciando la politica e la religione, e spostandoti sul sociale ma non riceverai risposte e verrai guardato sempre con sospetto. Il turista è e sarà comunque l’elemento estraneo alla vita reale con cui dover mantenere sempre un certo distacco”.

Il reportage

Scheda autore

Andrea Chierici

Ha 32 anni e ancora non sa bene csa farà da grande. Di certo non una cosa sola. Ma se dovesse essere una gli piacerebbe girare il mondo, tra le case diroccate di Cuba, le moschee di Isfahan e le riviere del Bosforo con la macchina fotografica in mano. Sempre sicuro che Bologna e le sue torri sanno lì ad attenderlo.

Fotocamera: Canon 550d
Obiettivo: Canon EF 24mm f2.8

English version

Iran Today

Photography by Andrea Chierici

Story edited by Veronica Molese

After a succession of monarchies, coups d’état, regimes, and wars, Iran, with its capital Tehran, counts, according to the latest census of 2013, 77.1 million inhabitants, 90-95% of that of Islamic Shiite religion

Since 2013 Iran began to live a real boom in Western tourism, a direct consequence of the change proclaimed in Iranian politics. Groups of tourists and lonely travellers are discovering a classic itinerary, all curious to learn the roots of a land mostly known for the sad historical events. The same curiosity that the photographer catches in the looks and words of the Iranians encountered along the way, people still unused to the presence of foreigners, even if hotels and b&b are slowly opening and the use of the English language is growing, especially among young generations.

Andrea Chierici’s photographs taken in May 2017, a few days before Rouhani’s re-election, describe a country who welcome tourists with curiosity, but will never let them go deeper into their culture.