Un racconto collettivo narrato attraverso gli occhi dei protagonisti. Uno sguardo nell’intimità delle loro vite, un viaggio fotografico che corre lungo muri di cemento, spingendosi oltre
Il progetto Io Sono Qui, nasce da un corso di fotografia tenuto dal fotografo Matteo Signanini, presso il carcere Andreini di La Spezia, da settembre 2016 a maggio 2017. L’obiettivo di quegli incontri, svolti a cadenza settimanale, era quello di dare ai ragazzi detenuti delle basi fotografiche, anche visionando materiali dei grandi autori, per poter poi sviluppare insieme un racconto collettivo con fotografie da loro scattate all’interno della struttura.
“Durante le lezioni, si parlava spesso di errori, di speranza e amore, di rabbia e paura. Parlavamo della vita. Leggevamo i libri di Ackerman e Trente Park. Ho bevuto caffè nelle loro stanze e mangiato cioccolata dell’Ecuador mentre sul tavolo era appoggiato un libro di Platone. Abbiamo parlato di tempi e diaframmi, ISO e Photoshop che poteva rendere le loro fotografie più belle”. Usando macchine usa e getta llford in bianco e nero, sviluppate e successivamente scansionate, ne è nato un libro contenente le fotografie scattate dai detenuti del carcere. I ragazzi hanno partecipato all’editing finale, impaginando le fotografie stampate su carta da fotocopia in A4, incollando le pagine e realizzando un menabò con la sequenza proposta.
“Le immagini sono ruvide, piene di graffi e polvere. Fotografie vere. I peli che si sono infilati nella scansione le rende così tremendamente simili alla vita. A quelle vite che non conosciamo, che non possiamo giudicare perché sono percorsi che non ci appartengono”.
Il reportage
Scheda autore
Progetto di Matteo Signanini, fotografie AA.VV.
Matteo Signanini nasce a La Spezia nell’estate del 1980. La sua prima reflex è una Zenit 35mm, in uso ancora oggi, un regalo del nonno quando era bambino grazie alla quale ha scoperto la passione per la fotografia. Appassionato di Cinema, Fumetti e Arti visive studia al DAMS di Bologna dove ha modo di approfondire la sua conoscenza fotografica che gli permette di esplorare se stesso e il mondo che lo circonda.
English version
I’m not here
Project by Matteo Signanini
Photography by Various Authors
Story edited by Andrea Mancuso
A collective narrative narrated through the eyes of the protagonists. A glimpse into the intimacy of their lives, a photographic journey that runs along concrete walls, pushing on
The project I’m Not Here, was born from a photography course held by photographer Matteo Signanini, at the Andreini prison in La Spezia, from September 2016 to May 2017. The goal of those meetings, carried out on a weekly basis, was to give photographers detained, also looking at the materials of great authors, in order to then develop together a collective tale with photographs taken from them inside the structure.
“During lessons, we often talked of mistakes, hope and love, anger and fear. We talked about life. We read the books of Ackerman and Trente Park. I drank coffee in their rooms and ate Ecuador’s chocolate while Plato’s book was on the table. We talked about times and diaphragms, ISO and Photoshop that could make their photos more beautiful”
By using black and white disposable, developed and scanned Llford machines, a book containing photographs taken by detainees was born. The boys participated in the final editing, printing the photographs printed on A4 photocopy paper, gluing the pages and making a menabo with the proposed sequence.
“The pictures are rough, full of scratches and dust. Real Photos. The hairs that have slipped into the scanner make them so tremendously similar to life. To the lives we do not know, we can not judge why they are paths that do not belong to us”