In fondo… al colore

WJ #124

Se le porte della percezione fossero aperte vedremmo ogni cosa come realmente è: infinita.

(William Blake, Il matrimonio del cielo e dell’inferno)

Esiste un confine tra arte e dipendenza da droghe?

Questa è la storia di M.M., un uomo di 50 anni che fa uso di stupefacenti da quando ne aveva 16 e che vive da solo in un appartamento all’8° piano di un palazzo di fronte al mare.  Quasi tutti i mobili al suo interno sono stati portati via per permettere a M.M. di dipingere sulle pareti oltre che sulle tele.

Con i soldi che guadagna vendendo le sue pitture fantastiche e colorate, M.M. va alla ricerca della droga, un circolo vizioso che sembra non avere via d’uscita. La sua vita è in continuo bilico tra follia, pittura e dipendenza e i confini tra di loro si confondono, come lui stesso afferma in prima persona: per me la pittura è sentirmi vivo e la vita è come tuffarmi in una piscina piena di colori e uscire felice.

La storia dell’arte (e non solo) è stata testimone di molti esempi di artisti che hanno abusato di sostanze stupefacenti e alcool come oppio, hashish e assenzio. Toulouse Lautrec, Baudelaire e Van Gogh, solo per citare i più famosi, sono stati interpreti dello storico binomio genio e sregolatezza, caratteristica di una vita bohémien e di una creatività senza nessun tipo di freno inibitorio.

Chissà se anche per M.M. sarà così, in abbandono tra la pittura e un mondo onirico. Le sue opere sono sicuramente l’espressione della sua più profonda e spontanea passione, esorcismo di fantasmi che vivono dentro di lui svelando l’esistenza di un mondo parallelo e senza tempo.

Il reportage

Scheda autore

Antonio Presta

In fondo... al colore

Antonio Presta inizia a fotografare in giovane età ottenendo importanti onorificenze come Artista della fotografia italiana, Eccellenza della fotografia internazionale. È anche Presidente e fondatore del Fotoclub Follonica e Consigliere Nazionale e Direttore del Dipartimento Giovani per la FIAF. A Follonica fonda lo studio Photogroup e attualmente si dedica alla fotografia di studio, servizi di matrimonio in stile reportagistico ed è docente nei corsi di fotografia di base e avanzata e nei corsi di sviluppo e stampa del bianco e nero. I suoi progetti riguardano prevalentemente il reportage di viaggio e sociale e sono stati pubblicati sulla rivista Fotoit e Riflessioni.

Fotocamera: Nikon D 800
Obiettivo: 24-70mm f2.8

English version

In fondo… al colore

Fotografie di Antonio Presta. Testo a cura di Luciana Travierso

 

If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, Infinite.

(William Blake, The Marriage of Heaven and Hell)

Is there a line between art and drug addiction?

This is the story of M.M., a 50-year-old man who has been using drugs since he was 16 and who lives alone in an apartment on the 8th floor of a building facing the sea. Almost all the furniture inside was removed to allow M.M. to paint on the walls as well as using canvases.

With the money he earns by selling his fantastic and colorful canvases, M.M. goes in search of drugs, a vicious circle that seems to have no way out. His life is in constant balance between madness, painting and addiction and the boundaries between them blur as he himself says: for me painting is feeling alive and life is like diving into a pool full of colors and going out happy.

The history of art (and beyond) has witnessed many examples of artists who abused drugs and alcohol such as opium, hashish and absinthe. Toulouse Lautrec, Baudelaire and Van Gogh, just to name the most famous, witnessed the historic combination of genius and recklessness, characteristic of a bohemian life and creativity without any kind of inhibition.

Who knows if even for M.M. it will also be like this, in abandonment between painting and drugs towards self-destruction. Masterpieces or not, his paintings are an expression of his deepest and most spontaneous passion, thus exorcising the ghosts that live within him and giving us the opportunity to know, through his paintings, a parallel and timeless world.