Il valore di un’idea

WJ #100

Dal numero 61 al 70

Passata la bufera, la nuova redazione per prima cosa ripristina la periodicità del giornale e lavora a un profondo cambiamento tecnico da una parte e al riposizionamento del magazine dall’altra. L’idea di un giornale costruito dal basso capace di uscire dagli schemi dell’informazione main stream è valida più che mai

Questa è la fase costituente di quello che potrei sarcasticamente definire WJ 2.0. Per prima cosa poniamo le basi per un restyling tecnico e grafico radicale: via Flash, incompatibile con il mondo mobile e passaggio a una piattaforma HTML5 per il magazine e a WordPress per il sito. Contestualmente il giornale rinuncia del tutto alla vendita di spazi pubblicitari e adotta una linea editoriale più vicina alla società civile e all’associazionismo, ovviamente usando sempre la leva della comunicazione fotogiornalistica, cercando sempre di più di trovare un riscontro con il territorio, attraverso iniziative tese alla promozione culturale della fotografia. Senza che nessuno se ne renda conto stiamo virando verso una dimensione diversa, dichiaratamente “no profit” e basata sull’idea originale dello “stare insieme”, della rete e della condivisione.

Cosa succede nel mondo – Marzo 2014 / Gennaio 2015

17 marzo: in seguito al referendum del 16 marzo, la Crimea viene annessa alla Russia con il 96,6% di voti a favore.
30 aprile: elezioni presidenziali in Iraq.
18 maggio – Libia: il generale Khalifa Haftar attua un colpo di Stato bombardando Bengasi ed occupando Tripoli. Il Parlamento viene dichiarato sciolto, mentre le Forze armate e le milizie islamiste si scontrano.
3 giugno: elezioni presidenziali in Siria: confermato al potere Bashar al-Assad con l’88% dei voti nonostante il Paese sia ancora sconvolto dalla guerra civile.
29 giugno – Iraq: viene fondato il Califfato della Siria e del Levante, con Califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Il portavoce del gruppo islamico ISIS proclama la sovranità su Siria, Iraq, Giordania, Palestina, Libano, Kuwait, Cipro e la Cilicia.
17 luglio: Palestina: alle ore 21:15, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ordina alle proprie truppe d’invadere il territorio della Striscia di Gaza. Si scatena una vera e propria guerriglia urbana: 28 morti, di cui uno solo israeliano
10 agosto – elezioni presidenziali in Turchia: confermato Presidente Recep Tayyip Erdoğan con il 51,79% delle preferenze. Ahmet Davutoğlu sarà nominato Primo Ministro 18 giorni dopo.
17 dicembre: il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e quello cubano Raúl Castro annunciano l’intenzione di porre fine all’embargo contro Cuba degli USA dopo 55 anni; decisivo si rivela l’intervento di Papa Francesco.
7 gennaio: A Parigi, in Francia, un attentato alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo causa dodici vittime, fra cui alcuni noti fumettisti francesi (Charb, Georges Wolinski, Philippe Honoré, Cabu, Tignous) e l’economista Bernard Maris.
14 gennaio: Giorgio Napolitano si dimette dalla carica di presidente della Repubblica Italiana.
31 gennaio: Sergio Mattarella viene eletto presidente della Repubblica Italiana.

Il reportage

Scheda autore

Amedeo Novelli

[:it][:it][:it][:it]Direttore della rivista WJ 
Nato a Genova nel luglio del 1970, cresciuto a Roma prima di trasferirmi a Milano, città dove vive. Fotografo e giornalista professionista, nel 2007 fonda la rivista Witness Journal di cui è direttore responsabile. Dal 2007 a oggi abbiamo pubblicato 99 numeri per un totale di 886 reportage attraverso un meccanismo semplice ma che ribalta il paradigma classico del giornalismo. Ogni numero di WJ non è figlio di un piano editoriale: la redazione ha il solo compito di scegliere i reportage ritenuti di volta in volta più interessanti e assemblarli all’interno della struttura del giornale stesso. Un giornalismo per così dire dal basso che punta a coinvolgere le persone dando loro la possibilità di trasformarsi all’occorrenza da lettori ad autori.[:][:][:][:]