Il miracolo della nascita

WJ #100

Dal numero 1 al 10

Dopo mesi di preparativi e un numero zero che serve soprattutto a farci capire le distanze tra ciò che abbiamo in mente e ciò che siamo effettivamente in grado di fare, decidiamo che è arrivato il momento di partire, consapevoli del fatto che, al di là delle questioni grafiche o tecniche, il progetto debba essere testato nella “realtà” per poter capire se avrà un futuro o meno

Dopo un numero di test che lascia più dubbi che certezze, a Giugno 2007 prendiamo il coraggio a due mani e con molta energia, altrettanta follia e pochi soldi da investire, pubblichiamo il primo numero di Witness Journal. Facciamo una fatica mostruosa perché siamo in tre e partiamo davvero da zero sotto molti aspetti. Matteo che, insieme a me, è il vero “papà” di WJ, mette insieme una prima interfaccia grafica impazzendo con Flash che all’epoca furoreggia ma che qualche anno dopo diventerà preistoria. La prima call-to-action sui fotografi avviene con un micro evento organizzato presso lo studio dell’amico Daniele Poli e coinvolge soprattutto appassionati che gestiscono gruppi su Flickr che nel 2007 vive il suo momento d’oro. Riceviamo un numero di proposte basse, qualitativamente non sempre all’altezza delle nostre ambizioni, ma la ruota comincia lentamente a girare. I primi dieci numeri servono davvero a rodare tutto: noi stessi, l’idea, la comunicazione e la capacità di coinvolgimento del progetto. Seppure a piccoli passi, il giornale migliora numero dopo numero così come la sua visibilità, come testimoniato dal costante aumento delle proposte di reportage che riceviamo in redazione per ogni nuovo numero. Con grande sorpresa, agli appassionati di fotografia si aggiungono in poco tempo dapprima un po’ di amici come Andrea Pagliarulo o Brando Cimarosti e poi reporter come Giuliano Koren e Alfredo Bini che regalano a WJ contenuti fotografici e storie sempre più interessanti. Il network comincia a funzionare, forse non ci siamo sbagliati del tutto.

Cosa succede nel mondo – Giugno 2007 / Aprile 2008

17 giugno: si tiene il secondo turno e ultimo turno delle elezioni legislative in Francia. Vincono l’UMP del neopresidente Nicolas Sarkozy e il Nuovo Centro.
26 giugno: Tony Blair, primo ministro della Gran Bretagna dal 1997 al 2007, lascia definitivamente il suo incarico allo scozzese Gordon Brown.
29 giugno: L’iPhone, il primo smartphone moderno, viene messo in commercio negli Stati Uniti. Gli smartphone al momento tendevano a utilizzare le tastiere fisiche, ma l’iPhone utilizzava solo un touch screen e un pulsante Home. È stato successivamente rilasciato nel Regno Unito, in Francia, Germania, Portogallo, Irlanda e Austria nel novembre 2007.
17 luglio: un violento terremoto colpisce la regione di Niigata nel nord-ovest del Giappone. Le scosse provocano un incendio nella centrale nucleare più grande del mondo, quella di Kashiwazaki-Kariwa e uno dei reattori perde dell’acqua contenente materiali radioattivi; l’allarme viene dato in tutte la zone, e moltissime abitazioni sono evacuate.
14 agosto: colossale attentato suicida nel Kurdistan iracheno fa oltre 500 morti tra la minoranza Yazidi.
28 agosto: elezione del nuovo presidente della Turchia, Abdullah Gül, fortemente legato ai valori islamici.
8 settembre: in molte piazze italiane si tiene il primo V-Day, l’iniziativa politica promossa da Beppe Grillo, due anni prima della fondazione del Movimento 5 Stelle.
24 settembre: grandi manifestazioni contro la dittatura in Birmania, guidate dai monaci buddisti e sostenute dal Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari da 13 anni.
28 ottobre: le elezioni presidenziali in Argentina vedono la vittoria di Cristina Kirchner, moglie del presidente uscente Néstor.
2 dicembre: trionfo di Russia Unita, il partito di Putin, alle elezioni parlamentari per il rinnovo della Duma russa, svoltesi in un clima di intimidazione delle opposizioni.
6 dicembre: gravissimo incidente alle acciaierie ThyssenKrupp di Torino: sette operai muoiono per le ustioni riportate, numerosi feriti gravi.
27 dicembre: Benazir Bhutto viene uccisa da un attentatore, che poi si fa esplodere provocando numerose altre vittime, durante un comizio elettorale a Rawalpindi in Pakistan. Al Qaeda rivendica la strage.
8 gennaio: per l’aggravarsi della crisi dei rifiuti in Campania e dei disordini scoppiati come conseguenza, il governo nomina Gianni De Gennaro come commissario liquidatore e decide l’invio dell’Esercito Italiano nella regione.
17 febbraio: il governo provvisorio del Kosovo proclama unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia, dando vita alla Repubblica del Kosovo. Il neonato Stato viene riconosciuto nei giorni seguenti da Stati Uniti e diversi stati dell’Unione europea (tra cui l’Italia, il 21 febbraio), mentre Russia e Cina appoggiano le rivendicazioni della Serbia.
19 febbraio: Fidel Castro annuncia la propria rinuncia all’incarico di presidente e di capo delle forze armate di Cuba. Gli succede il 24 febbraio il fratello Raúl.
2 marzo: elezioni presidenziali in Russia: facile vittoria di Dmitrij Anatol’evič Medvedev, candidato sostenuto da Vladimir Putin. L’OSCE in precedenza aveva deciso di non verificare la regolarità delle elezioni, per i numerosi impedimenti posti dal governo.
14 marzo: a Lhasa, in Tibet, l’esercito cinese reprime nel sangue una manifestazione di monaci buddhisti tibetani, che manifestavano nel giorno del 49º anniversario dell’occupazione militare cinese del Tibet.
13 e 14 aprile – elezioni politiche in Italia: vittoria alla Camera e al Senato della coalizione tra il Popolo della Libertà e la Lega Nord

Scheda autore

Amedeo Novelli

[:it][:it][:it]Direttore della rivista WJ 
Nato a Genova nel luglio del 1970, cresciuto a Roma prima di trasferirmi a Milano, città dove vive. Fotografo e giornalista professionista, nel 2007 fonda la rivista Witness Journal di cui è direttore responsabile. Dal 2007 a oggi abbiamo pubblicato 99 numeri per un totale di 886 reportage attraverso un meccanismo semplice ma che ribalta il paradigma classico del giornalismo. Ogni numero di WJ non è figlio di un piano editoriale: la redazione ha il solo compito di scegliere i reportage ritenuti di volta in volta più interessanti e assemblarli all’interno della struttura del giornale stesso. Un giornalismo per così dire dal basso che punta a coinvolgere le persone dando loro la possibilità di trasformarsi all’occorrenza da lettori ad autori.[:][:][:]