Faiano, Crepe da Ri-cucire

WJ #130

Si lasciano mai le case dell’infanzia?

Mai: rimangono sempre dentro di noi. Anche quando non esistono piu’.

Ferzan Özpetek

Terremoto dell’Aquila, Italia. 6 aprile 2009.

La casa paterna viene fortemente lesionata. Siamo a Faiano, una piccolo paese alle pendici del Gran Sasso. Circa 24 famiglie al momento del sisma. Ordinanza di sgombero.

Nonostante il divieto riusciamo ad entrare in casa solo per un attimo. Velocemente scatto qualche foto concentrandomi sui dettagli, sugli oggetti… ricordano fatti, persone e rammentano situazioni e tempi che vorrei fermare per sempre… per non dimenticare….

Nel 2016 un ulteriore terremoto, nella vicina Amatrice. Ulteriori scosse devastano il nostro piccolo centro ormai praticamente abbandonato. Zona rossa. Divieto assoluto di entrata in paese.

Seguirà nel 2018 l’abbattimento della maggior parte delle case in paese, tra cui la mia. La casa dei sarti, di Federico mio padre e di mio nonno Nicola.

Entriamo di nuovo, ma soltanto per un attimo… come ladri in casa propria portiamo via qualche piccolo ricordo e qualche altra fotografia…

Ora restano solo macerie da portare via.

Solo i ricordi e crepe, crepe nel cuore.

Basta

Un oggetto

Uno sguardo

Un fiore che ha bisogno di cure

Una porta socchiusa

Il mare che urla

Una crepa sul muro

Il sole che scende

Assalgono i ricordi

E ci si incontra. Di nuovo

Il reportage

Scheda autore

Ida Di Pasquale

Faiano, Crepe da Ri-cucire 14

Ida Di Pasquale è nata in Abruzzo e vive a Roma. Fotografa nell’animo da sempre, le piace lavorare in particolare sulle emozioni e sugli stati d’animo. Ama raccontare storie attraverso le fotografie con un approccio allo scatto prettamente emotivo piu’ che razionale.  Ha un formazione fotografica essenzialmente da autodidatta arricchita da corsi e workshop sopratutto incentrati sul racconto per immagini. Ama moltissimo la sperimentazione, cimentarsi con le antiche tecniche di stampa e nell’ultimo periodo ha ripreso anche a scattare in analogico. Collabora da qualche anno con un’associazione di promozione sociale del Lazio per la realizzazione di eventi legati alle arti visive.

Fotocamera: Nikon D610, Fuji Film x100s
Obiettivo: 28mm

English version

Faiano, Crepe da Ri-cucire

Photographs and text by Ida Di Pasquale

Do we ever leave childhood homes? Never: they always remain inside us. Even when they no longer exist.

Ferzan Özpetek

L’Aquila Earthquake, Italy. 6 April 2009.

The father’s house is badly damaged. We are in Faiano, a small village on the slopes of the Gran Sasso. About 24 families at the time of the earthquake. Evacuation order.

Despite the ban, we only manage to enter the house for a moment. Quickly I take a few photos, concentrating on the details, the objects… they recall facts, people and situations and times that I would like to stop forever… so as not to forget….

In 2016 another earthquake, in nearby Amatrice. Further tremors devastate our small town, now practically abandoned. Red zone. Absolute ban on entering the village.

This is followed in 2018 by the demolition of most of the houses in the village, including mine. The tailors’ house, my father Federico’s and my grandfather Nicola’s.

We enter again, but only for a moment… like thieves in their own house we take away a few small mementos and a few more photographs….

Now only rubble remains to be carried away.

Only memories and cracks, cracks in the heart.

Just

An object

A glance

A flower in need of care

A door ajar

The screaming sea

A crack in the wall

The sun going down

Memories assail

And we meet Again