Eden Sacco
WJ #89La valle del Sacco è teatro da decenni di un’industria fuori controllo che ne ha compromesso la qualità della vita. Attorno alle sue rive si consumano i drammi, le speranze e la fede di una terra martoriata alle porte del Mezzogiorno.
La valle del Sacco, conosciuta anche come Valle Latina, è un territorio tra le province di Frosinone e Roma lambito dall’omonimo fiume. Sito di un importante distretto industriale, in quell’angolo di Lazio da anni si sta consumando inesorabile il dramma di migliaia di cittadini soggetti a più tipi di inquinamento, conseguenza di anni di scelte discutibili, a partire dai tempi della Cassa del Mezzogiorno fino ad arrivare alla politica clientelare dei giorni nostri.
I volti e le terre parlano di questi quarant’anni di cattedrali nel deserto, sversamenti nel fiume (vettore di inquinamento delle terre coltivate) del dramma dei cittadini e degli allevatori vincolati dalle istituzioni a temporanei monitoraggi o addirittura a proibizioni vere e proprie.
Troviamo le storie come quella di Nannina col suo bastone, sopraffatta dal risentimento verso quella mattina del 2005 in cui trovò nei pressi di un rivolo d’acqua tutto il suo allevamento di vacche esanime, riverso in terra, avvelenato da una componente chimica versata nell’acqua che queste solevano bere, e il marito Duilio fermo al palo delle stalle obbligate per i divieti di pascolo.
Ma questa terra racconta anche delle associazioni di cittadini e attivisti come Letizia, avversa a quell’ingombrante e mai sazio inceneritore proprio di fronte a casa sua, che ha perso la sorella a causa dell’incidenza tumorale che esponenzialmente aumenta in tutta la vallata e che quando c’è da fare il muso duro ad ogni incontro con le autorità non si tira mai indietro.
C’è la malasanità, l’archeologia industriale, lo Stato troppe volte piegato a logiche industriali che per generare ricchezza hanno distrutto il paesaggio. Ma c’è anche la speranza che vive nei fumi “buoni” dei falò delle potature d’ulivo alla sera, la fede nelle icone delle strade di campagna, lo scorrere silente della vita cittadina. Nonostante gli sversamenti chimici, i fumi e le discariche a cielo aperto, la gente del posto continua a spendersi per rendere la loro vita e il loro ambiente la migliore possibile.
D’altronde gli abitanti della Valle del Sacco lo sapevano dal principio che “Il Signore prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”, nonostante i veleni.