Dietro le quinte

WJ #92

Dietro le quinte dell’obiettivo di Sergey Melnitchenko non c’è solo il backstage di un club cinese a luci rosse e blu. Ci sono persone che ridono, piangono, si accarezzano ballando e si ubriacano, cercando, cadono e si sostengono, lavorando duro una notte dopo l’altra

Il reportage di Sergey Melnitchenko allo spettatore racconta storie intime di ballerine, travestiti, ragazze che si ubriacano in vasche da bagno riempite di birra fino all’orlo, clienti ed attori separati dalla distanza di un palcoscenico, uniti dall’esperienza di vita. Tutto questo accade in un club cinese dove il fotografo ucraino lavorava come ballerino e performer. Si tratta di un enorme bar con un palcoscenico, così lo descrive Sergey, dato che nessuno dei visitatori qui viene per ballare. Ad un certo punto il ballerino-fotografo si è reso conto di quanto straordinario fosse il mondo che lo circondava, così è nata la serie “Dietro le quinte”. Una serie altrettanto eccezionale. “Questo è il lato B del club, la sua anima invisibile, l’atmosfera, di cui anch’io sono diventato una parte. In questo retroscena c’è più burlesque che sul palco, con una concentrazione di fluidi sessuali che è più potente dell’ossigeno. Non c’è falsità – non si tratta di uno spettacolo teatrale. Questa è la loro vita, la vita di tutti i giorni, è la nostra vita o, piuttosto, la mia”.

Gli scatti di Sergey non soltanto ritraggono un mondo alieno, soprattutto ci riportano a una forma di comunicazione che abbandona il terreno della parola comune a favore dell’incontro di corpi ed umori fisici. Il suo sguardo riesce a staccarsi liberamente da convenzione e pregiudizio, fino a trovare nella fotografia il suo alleato ideale. La distanza del fotografo, che spia attraverso le cornici degli abiti da camerino, si annulla in una vicinanza tangibile con il soggetto fotografato e, cosa rara, non lo distorce, né lo interpreta, fino a scomparire.

Parlando della ragazza allo specchio in mezzo a una folla di persone, Sergey racconta: “Questa è una delle mie foto preferite. Ritrae il volto della ragazza, solo, in mezzo ad una folla di persone e ti fa fermare e riflettere. Ti fa pensare a lei, all’atmosfera. Cosa starà pensando? Forse a quello che le sta accadendo ora intorno? Oppure sta pensando al suo futuro? Nessuno può conoscere la risposta. Ecco perché questo è lo scatto che per me rappresenta più l’intera serie.” Sergey oggi vive in Cina, nella provincia del Guangdong, a Dongguan, e continua ad esibirsi con una compagnia di cui fanno parte anche ballerini cinesi. Quando ripensano ai tempi del club provano nostalgia, ricordandosi di quelle ragazze straordinarie.

Il reportage

Scheda autore

Sergey Melnitchenko

Sergey Melnitchenko è nato nel 1991 a Mykolayiv, in Ucraina. Nel 2015-2017 ha vissuto in Cina, dove ha lavorato come ballerino. È membro di UPHA – Ukrainian Photographic Alternative. Sergey si è avvicinato alla fotografia nel 2009, ha esposto in Italia, Svezia, Cile, Slovacchia, Ucraina, Argentina, Polonia, Francia, Brasile, Moldova, Israele, Germania, USA, Repubblica Ceca, Portogallo, Regno Unito, Paesi Bassi, Russia. È stato premiato come fotografo dell’anno 2012, 2013 e 2016 in Ucraina e ha ricevuto il premio Golden Camera 2012 (Kiev, Ucraina). Sergey ha vinto il “Leica Oskar Barnack Newcomer Award” nel 2017 ed ha partecipato a “Paris Photo 2017”.

English version

Behind the scenes

Photography by Sergey Melnitchenko

Story edited by Matilde Castagna

 

Behind the scenes of Sergey Melnitchenkos camera, there is more than the backstage set of the blue and red lights in a Chinese club. There are real people laughing, crying, dancing and getting drunk, falling down and holding each other; working hard, time after time

“Transvestites, girls bathing in tubs of beer, drunk actors and even more drunk visitors. All of this – club, the club where I’m working. Passed one year as I came to Asia to work as a dancer. The last few months we perform in one Chinese club, which is more like a huge bar with a stage, because no one of the visitors is dancing here. At one moment I realized how many great things are going on here that’s how the series “Behind the scenes” appeared.

This is the reverse, the invisible side of the club, the atmosphere, a part of which I became. At this behind the scenes there is more burlesque than on the stage, the concentration of sexual fluids is more powerful than oxygen. There’s no falsehood – it’s not a scene, it’s their everyday life, our life, or rather mine.“