1) Melanie, ebrea sefardita, al termine della cerimonia della maggiorità religiosa della figlia Noa Dolores, ha in mano il programma del Bat Mitzvah da lei stessa organizzato, nella chiesa sconsacrata Sympo, per permettere alla figlia femmina quel rito che tradizionalmente spetta solo al figlio maschio. Melanie, francese, da quando risiede a Bologna è stata accolta dalla Associazione Or’Ammim per l’Ebraismo progressivo dell’Emilia-Romagna (Bologna, 3 luglio 2021).
2) La famiglia di Noa riunita al Bat Mitzvah: da sinistra Joshua il fratello, Melanie la madre, Noa la festeggiata, Daniel il padre, inglese cattolico. La famiglia ringrazia tutti gli invitati. Seguirà il taglio della torta che porterà verso la conclusione della festa. Questa importante cerimonia celebra il passaggio all’età adulta che per le donne avviene al compimento del dodicesimo anno di età. (Bologna, 3 luglio 2021).
3) Noa legge la Torah seguendo il testo sacro con lo Yad, un puntatore che può essere di vari materiali e forme, e che termina con una mano con l’indice teso. La Rabbina, Rav Ariel J Friedlander, affianca Noa. Le sue mani sono state ricamate con l’henné, secondo un’antica tradizione sefardita, dalla madre Melanie: la preparazione viene fatta il giovedì che precede la cerimonia (Bologna, 3 luglio 2021).
4) La mattina della cerimonia, nella loro casa a Bologna, Noa Dolores allaccia il vestito alla madre. Il tatuaggio lo ha disegnato Melanie in ricordo dell’infanzia trascorsa nel Nord Africa (Bologna, 3 luglio 2021).
5) Dopo la celebrazione religiosa, Noa viene sollevata sulla sedia da quattro uomini (da destra il padre Daniel, Marco, Juan, Raffaele), mentre con musica dal vivo si intona la Hora (canzoni Siman tov e Mazel tov) per festeggiare con parenti e amici. Noa è così diventata membro a pieno titolo della comunità alla data ebraica del suo dodicesimo compleanno, il 4 del mese ebraico di Adar. (Bologna, 3 luglio 2021).
6) Nella camera di Noa. Un letto a baldacchino, le cuffie per ascoltare la musica, un poster di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, un tavolo con un quartiere di New York creato con i Lego: oggetti di una ragazza che sta per passare all’età adulta. (Bologna, 1 luglio 2021).
7) Nel giardino della casa della famiglia di Noa, la sera del giovedì che precede il Bat Mitzvah Melanie dipinge le mani di sua figlia Noa e alle donne dalla comunità Or’Ammim per l’Ebraismo progressivo dell’Emilia-Romagna, come da tradizione ebraica sefardita. In primo piano il libro per le dediche per la partecipazione (Bologna, 2 luglio 2021).
8) Melanie abbraccia Noa nel giardino di casa il giovedì che precede il Bat Mitzwah per la festa delle donne della Comunità ebraica progressista (Bologna, 1 luglio 2021).
9) Il giorno prima della cerimonia, Melanie ha preparato il salone della festa decorando la sedia con un fiocco Tiffany, il colore di riferimento scelto da Noa Dolores. La Riforma non ha mai rinnegato la tradizione, anzi, custodendo il passato, ha tentato di adattarla ai tempi moderni (Bologna, 2 luglio 2021).
10) Daniel, il padre di Noa, è cattolico ma indossa il Kippha tradizionale. La ragazza e la madre Melanie osservano la Rabbina Rav Ariel J Friedlander che celebra Kiddush, la benedizione del vino, e l’Hamotzi, la benedizione del pane, poco prima del buffet. Le feste delle Comunità riformiste possono svolgersi in vari luoghi come la sinagoga, i ristoranti o sale eventi. In questo caso si festeggia al Sympo, luogo di eventi situato in una chiesa sconsacrata (Bologna, 3 luglio 2021).
11) In una scatola sono stati preparati le Kippot, i copricapi circolari ebraici tradizionali che per questa cerimonia seguono il colore scelto da Noa: blu Tiffany. Fatte a mano da un artigiano, vengono offerte all’ingresso per chi desidera indossarle e poi tenerle a ricordo (Bologna, 3 luglio 2021).
12) Al termine della cerimonia religiosa, la famiglia Lacide (nell’angolo sinistro) saluta la Rabbina Rav Heidi Hoover di B’ShERT (Beth Shalom v’Emeth Reform Temple) che ha seguito in collegamento via Zoom da Brooklyn (New York). Noa ha preparato con la Rav americana il percorso di lettura del Sefer e, in particolare, del numero 27 della Parashat Pinchas. A causa della situazione sanitaria complessa Noa non ha potuto celebrare la cerimonia a New York, come sognava. (Bologna, 3 luglio 2021).
13) Noa Dolores ha appena letto dal Sefer il brano della Parashat Pinchas da cui è tratto il suo nome, diventando così una giovane donna che – proprio come la Noa della Torah, figlia di Zelofcad – lotta per difendere i propri valori e inseguire i propri ideali nel rispetto dell’identità ebraica e delle mitzvot. Per Noa questa Parashat insegna che, solo con una forte determinazione, ogni piccolo passo può essere decisivo per raggiungere un ideale (Bologna, 3 luglio 2021).
14) Gli invitati festeggiano e, accompagnati da musiche tradizionali, ballano in ampi cerchi: donne, uomini, giovani ragazzi e ragazze, senza distinzioni di sesso o età o religione, perseguendo il concetto dell’inclusione che contraddistingue l’ebraismo riformato. Melanie e Joshua, il fratello di Noa, indossano il tradizionale Tallit (Bologna, 3 luglio 2021).
15) Joshua, il fratello di Noa, si reca a salutare gli ultimi invitati mentre la festa volge al termine. Tutti gli invitati, entrando nella sala, hanno attraversato l’arco festoso di accoglienza, fatto di palloncini bianchi e blu Tiffany. Come da tradizione, la cravatta del fratello e del padre di Noa sono del colore prescelto per la cerimonia (Bologna, 3 luglio 2021).