Come una Favola

WJ#155

“Ognuno di noi ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti”

È dalla mente visionaria, dal carisma trascinante di Francesco Leardini che nasce il progetto “Abracadown”, il primo Musical di magia in Italia che ha condotto e condurrà artisti con la sindrome di Down a calcare le scene dei teatri più prestigiosi di Roma. Un’esperienza destinata a non fermarsi ai soli confini romani ma che prevederà nuove tappe, in tour per l’Italia, nelle quali spontaneità, emozioni e tanto, tanto cuore saranno il fulcro trainante degli spettacoli Un viaggio dove la diversità non è contemplata e dove, i ragazzi possono mostrare45 la loro vera anima, senza fingere di essere chi non sono, senza interpretare ruoli. Questo permette la creazione di uno spazio scenico dove ognuno fa ciò che lo fa stare bene, dove la magia illude lo spettatore che l’impossibile è possibile.

Abracadown si trasforma, così, magicamente, in quella favola che tutti noi sogniamo, quella che ci spinge ad intraprendere un percorso di conoscenza di sé attraverso il confronto con gli altri, quella che racconta la bellezza e la ricchezza che risiedono nell’l’identità unica, irripetibile, che ognuno di noi possiede e che ci porta ad essere tutti ‘straordinariamente diversi’.

Fin dal suo nascere ho seguito la genesi del progetto, ho fotografato i protagonisti in uno scenario non solo artistico, ho catturato frammenti della loro quotidianità dove convivialità e spensieratezza regnano sovrane e dove unicità e purezza d’animo brillano incontrastate.

Il sogno di coloro che sono al timone del progetto, supportati da tanti artisti famosi, è di aprire l’Accademia dello Spettacolo dove ragazzi con SD e disabilità cognitive potranno frequentare e imparare gratuitamente tutte le professioni artistiche che vorranno, mostrare le proprie capacità nel pieno della naturalezza.

Come una favola vuole raccontare questo sogno. E sognare con tutti loro.

Il reportage

Scheda autore

Stefania Carraturo


Stefania Carraturo nasce a Napoli, trascorre la sua prima infanzia a Parigi, città con la quale manterrà sempre uno stretto legame, per poi stabilirsi definitivamente a Roma, città di adozione. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne e si dedica all’insegnamento della letteratura francese fin quando un evento doloroso la porta a trovare nella fotografia una nuova espressione di vita. Scrive articoli di critica letteraria per riviste specializzate, ama dipingere, disegnare ed è fotografa freelance per un periodico d’informazione online. Nel maggio 2023 diventa fotografa ufficiale della compagnia teatrale Abracadown, un progetto che vede coinvolti ragazzi con la sindrome di Down come protagonisti di un musical di magia.

Fotocamera: Fujiifilm Xt4
Obiettivo: Fujiinon 16-55 f/2..8

English version

Like a fairytale

Text and photo by Stefania Carraturo

It is from the visionary mind, from the enthralling charisma of Francesco Leardini that the ‘Abracadown’ project was born, the first magic musical in Italy that has led and will lead artists with Down syndrome to tread the boards of the most prestigious theatres in Rome. An experience destined not to stop only at the borders of Rome, but which will include new stages, touring Italy, in which spontaneity, emotions and a lot, a lot of heart will be the driving force of the shows A journey where diversity is not contemplated and where, the youngsters can show45 their true soul, without pretending to be who they are not, without playing roles. This allows the creation of a stage space where everyone does what makes them feel good, where magic deludes the spectator that the impossible is possible.

Abracadown thus magically transforms itself into the fairytale we all dream of, the one that prompts us to embark on a path of self-knowledge through confrontation with others, the one that tells of the beauty and richness that lie in the unique, unrepeatable identity that each of us possesses and that leads us all to be ‘extraordinarily different’.

Since its inception, I have followed the genesis of the project, I have photographed the protagonists in a scenario that is not only artistic, I have captured fragments of their everyday life where conviviality and light-heartedness reign supreme and where uniqueness and purity of spirit shine unchallenged.

The dream of those at the helm of the project, supported by many famous artists, is to open the Academy of Performing Arts where young people with DS and cognitive disabilities will be able to attend and learn free of charge all the artistic professions they want, to show their skills in the fullness of nature.

Like a fairytale we want to tell this dream. And dream with all of them.