Child survival in a changing climate
WJ#148Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti che l’umanità deve affrontare oggi e nei prossimi anni. Il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci, e la crescente frequenza di siccità e inondazioni sono chiari segnali di un mondo in trasformazione. Questi fenomeni mettono a rischio ogni anno la vita di 175 milioni di bambini, con un aumento del 40% rispetto a dieci anni fa.
Il sistema economico globale genera ineguaglianza, impoverimento e sfruttamento. Viviamo in una società dominata da un’ossessione per la crescita continua, che conduce a una produzione e consumo illimitati, con un pesante sfruttamento delle risorse naturali, sia rinnovabili che non rinnovabili, e a un aumento di rifiuti e sprechi, inquinando aria e acqua. Questo ciclo distruttivo, insieme al cambiamento climatico, è tra le principali cause delle grandi trasformazioni sociali e ambientali, che colpiscono soprattutto le popolazioni dei Paesi di “frontiera” o “confine”. Il delicato equilibrio della Terra non riguarda solo l’ecosistema, ma anche il funzionamento globale delle società umane. L’inquinamento, la siccità, la desertificazione e il degrado del suolo minacciano le risorse vitali, impedendo alle comunità locali di vivere secondo le loro tradizioni. Proteggere lo “spirito del luogo” significa offrire supporto a queste popolazioni, permettendo loro di rimanere nelle proprie terre invece di diventare “profughi climatici” o “eco-profughi”, persone costrette a spostarsi perché i loro territori non sono più abitabili.
Il progetto fotografico “Child Survival in a Changing Climate” di Luca Catalano Gonzaga, promosso da Witness Image e sostenuto dalla Fondazione Nando ed Elsa Peretti, documenta le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’ambiente e la vita delle persone, con particolare attenzione ai bambini, le vittime più vulnerabili. Il progetto percorre un viaggio visivo attraverso alcuni dei luoghi più colpiti al mondo, raccontando l’avanzamento della desertificazione del Gobi in Mongolia, la situazione dei campi profughi di Dadaab in Kenya, lo scioglimento dei ghiacciai in Nepal e i villaggi dello Zambia flagellati dalla malaria. Si sofferma anche sulle aree desertificate del Sahel in Burkina Faso, sulla deforestazione del Borneo in Indonesia e sull’innalzamento del livello del mare nel Golfo del Bengala in Bangladesh. Il progetto esplora inoltre soluzioni sostenibili, come i parchi eolici in India, che offrono una speranza in questo contesto sempre più complesso. Attraverso immagini forti e commoventi, Luca Catalano Gonzaga non si limita a testimoniare i luoghi e le persone colpite, ma intende sensibilizzare il pubblico sulla necessità di azioni concrete contro il cambiamento climatico. Il messaggio centrale è chiaro: proteggere l’ambiente e sostenere le comunità locali è una responsabilità etica e un investimento fondamentale per il futuro dell’umanità. Man mano che gli effetti del cambiamento climatico si intensificano, sarà sempre più urgente fornire supporto alle popolazioni che vivono in prima linea. “Child Survival in a Changing Climate” è un invito alla consapevolezza e all’azione, dimostrando che il cambiamento climatico non è un problema distante, ma una realtà che sta già alterando profondamente la vita di milioni di persone, soprattutto dei bambini. In conclusione, questo progetto rappresenta un richiamo alla responsabilità collettiva nel proteggere la Terra e garantire un futuro più sostenibile.