Bocca di Cornia

WJ #139

“L’acqua e l’aria, i due fluidi essenziali da cui dipende tutta la vita, sono diventati i bidoni della spazzatura di tutto il mondo”

Jacques-Yves Cousteau

Il fiume Cornia, in corrispondenza della sua foce, scorre tra l’ex centrale Enel di Torre del Sale, che veniva alimentata a olio combustibile, e gli impianti dell’ex acciaieria. Ci troviamo in Toscana, in provincia di Livorno, a Piombino. La zona è stata dichiarata Sito di interesse nazionale (Sin) circa 25 anni fa, ma le operazioni di bonifica non sono mai state avviate. La maggior parte degli impianti è ferma dal 2015 e negli anni, all’interno dell’acciaieria, è nata una discarica di rifiuti, prevalentemente di natura industriale.

La bocca di Cornia ogni anno è meta estiva di locali e turisti. Un’area, quella del Sin, che presenta però uno stato di compromissione ambientale molto elevato: è contaminato il suolo e sono contaminate le acque di falda. Le indagini sul territorio, soprattutto nell’area dell’ex stabilimento Lucchini – parte di proprietà privata e parte in concessione demaniale – hanno permesso di rilevare un elevato livello di contaminazione da metalli, IPA (Inquinamento da idrocarburi policiclici aromatici) e idrocarburi pesanti nei suoli. Allo stesso modo, nelle acque sotterranee è stata registrata la presenza di metalli, IPA, alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni, organoalogenati, idrocarburi totali espressi come n-esano e PCB sono stati rilevati nelle acque sotterranee. Anche nei sedimenti marini di fronte alle aree della Lucchini spa sono presenti sostanze inquinanti.

Lattività siderurgica è stato il settore industriale che ha trainato l’economia dell’area di Piombino, in termini di fatturato, addetti e occupati. La principale impresa del settore era appunto la Lucchini spa e, dopo un periodo di difficoltà economica e finanziaria, nel 2012 è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria per rilanciarne lattività imprenditoriale. La crisi della società ha avuto un forte impatto sull’equilibro dell’intero sistema economico sociale del territorio, tanto che l’area di Piombino è stata riconosciuta nel 2013 “area di crisi industriale complessa”. Da allora, il governo, la regione Toscana e gli enti locali hanno definito una strategia per la riqualificazione ambientale e produttiva del polo siderurgico della città.

Il progetto Bocca di Cornia mostra la vita attorno a quest’area, che è stata centrale per l’economia ma altamente nociva per l’ambiente e la salute di chi la abita.

Il reportage

Scheda autore

Michele Cimini

Michele Cimini è nato a Livorno nel 1978. Ha iniziato a studiare fotografia da autodidatta nel 2013, dedicandosi alla sperimentazione di ogni genere, ma è nel paesaggio che ha trovato maggior ispirazione e modo di affinare le tecniche di ripresa. Dal 2015 ha iniziato a dedicarsi a racconti fotografici e alla fotografia di strada. Per la sua fotografia, il passaggio è stato decisivo e gli ha permesso di cominciare a guardare il mondo circostante con introspezione.

Fotocamera: Fuji X100V
Obiettivo: 23 mm

English version

Bocca di Cornia

Photography by Michele Cimini

Story edited by Michele Cimini and Marika Ikonomu

‘Water and air, the two essential fluids on which all life depends, have become global garbage cans’ – Jacques-Yves Cousteau

The Cornia river, at its mouth, flows between the former Enel power plant in Torre del Sale, which was fuelled by fuel oil, and the former steelworks. It’s located in Tuscany, in the town of Piombino. The area was declared a Site of National Interest (SIN) about 25 years ago, but the decontaminations activities have never started. Most of the plant has been closed since 2015 and over the years, a dump, mainly of industrial waste, has sprung up inside the steelworks.

The mouth of Cornia is a destination for locals and holidaymakers every year. This area, the one declared as SIN, presents a very high state of environmental pollution: the soil is contaminated and the groundwater too. Investigations, that especially took place in the former Lucchini’s company plant area revealed a high level of contamination by metals, PAHs (Polycyclic Aromatic Hydrocarbon Pollution) and heavy hydrocarbons in the soil. Likewise, the presence of metals, PAHs, carcinogenic and non-carcinogenic chlorinated aliphatics, organohalogenates, total hydrocarbons expressed as n-hexane and PCBs were measured in the groundwater. Pollutants are also present in the marine sediments in front of the Lucchini’s company area.

Steelmaking was the leading industrial branch supporting the economy of the Piombino’s area, in terms of turnover, employees and workforce. The main company was Lucchini, and its crisis had a strong impact on the entire economic and social system of the area, that was recognised as an ‘area of complex industrial crisis’ in 2013. Since then, the government, the region of Tuscany, and the local authorities have defined a strategy for the environmental and productive development of the city’s steel district.

Bocca di Cornia’s (The Mouth of Cornia) project shows the life of the people living close to this area, which has been central to the economy but highly harmful to the environment and the health of its inhabitants.