Becoming a citizen
WJ #116La Democrazia non può avere successo finché coloro che esprimono la loro scelta non sono preparati a scegliere con consapevolezza. La vera salvaguardia della democrazia, perciò, è l’educazione.
(Franklin Delano Roosevelt)
Michelle, tredici anni, è una delle più giovani Sindache d’Italia. La legge n.285/1997 ha sancito l’ingresso in politica dei bambini attraverso i Consigli Comunali dei Ragazzi (CCR), organi istituzionali organizzati come quelli degli adulti coi quali si rapportano. Il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi è diretta conseguenza della ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, firmata a New York il 20 novembre 1989 da 196 Paesi. La legge italiana del 1997 la recepisce e si impegna a fissare i principi fondamentali per la crescita dei bambini e promuove la partecipazione nelle istituzioni da parte dei più piccoli.
Nei CCR i cittadini del futuro possono sviluppare idee e proposte per migliorare la propria città, esprimere le proprie opinioni, confrontarsi e discutere liberamente nel rispetto delle regole. Insieme agli educatori che li accompagnano in questo percorso, i bambini imparano diritti e doveri, partendo dallo studio dei Diritti Costituzionali per arrivare all’analisi e alla condivisione dei Diritti Universali. La conoscenza dei principi cardine di un Paese democratico è fondamentale al raggiungimento del diciottesimo anno, momento in cui si esercita il diritto di voto.
Michelle è stata eletta vicesindaca a 10 anni e sindaca nel 2019 a Castel San Pietro Terme (BO), uno dei 183 Comuni che in Italia hanno favorito la creazione di un Consiglio Comunale dei Ragazzi. L’esperienza, diffusa anche in Francia, Svizzera e Croazia, coinvolge solo l’uno per cento dei 7.954 Comuni italiani e vede impegnati ragazzi e ragazze la cui età media varia dai 9 ai 14 anni.
Da millenni l’uomo ha sempre avuto la necessità di vivere in società con gli altri. Già nel IV secolo a.C. Aristotele affermava che “l’uomo per sua natura è un animale politico” (politikòn zôon), in quanto la forma tipica della vita sociale è la polis, da cui deriva il termine politica. Michelle e suoi coetanei sono i cittadini del domani. Tra gioco e politica, i valori della democrazia vengono assorbiti fin dall’infanzia. Ben presto arriveranno a gestire la società del futuro sognando di rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.