Aqvariovid-19

WJ #115

“Oltre l’amore e la simpatia, gli animali danno prova di altre qualità legate agli istinti sociali che in noi si chiamerebbero morali.” – Charles Darwin –

Il concetto che il mondo si è fermato durante Covid-19 appartiene solo ed esclusivamente alla sfera umana. La messa in pausa delle attività dell’uomo ha anzi dato respiro al pianeta, lasciando che gli animali, a poco a poco, riprendessero quelle nicchie ecologiche che avevamo loro tolto.

“Abbiamo finalmente visto acque limpide e animali intraprendenti spingersi fin dove, in normali circostanze, non si sarebbero mai avventurati. Pensiamo ai grandi cetacei che hanno sfilato a largo delle nostre coste mostrandosi in tutta la loro magnificenza”, dice Matteo Sommer, veterinario all’acquario di Genova. Il suo lavoro da medico della struttura ligure non si è mai fermato nemmeno ai tempi del lockdown.

Mentre fuori gli ospedali impazzivano per ricevere gli infetti da Sars-Cov2, all’interno dell’acquario, veterinari, addetti alla manutenzione delle vasche e biologi marini si impegnavano per mantenere in buono stato di salute pinguini, foche, squali e delfini. Gli addetti ai lavori hanno spiegato che l’obiettivo primario è sempre stato quello di tutelare gli animali non cambiando le loro abitudini anche se, rivelano alcuni ricercatori, delfini e foche hanno notato l’assenza di pubblico a cui erano solitamente abituati mostrando evidenti segni di curiosità. L’impatto maggiore c’è stato sicuramente per il personale dello stabilimento che invece ha subito una riduzione del 50% ed è stato suddiviso in due squadre in modo tale da evitare reciproci contatti prolungati. Tra gli animali marini di cui l’acquario si occupa ci sono anche i coralli.

La curatrice del settore tropicale Silvia Lavorano, spiega come anche la salvaguardia dei coralli sia un processo molto delicato in quanto la minaccia del cosiddetto “sbiancamento” sia sempre dietro l’angolo. Ciò avviene quando la simbiosi tra Zooxantelle, micorganismi fotosintetici unicellulari, e organismi marini viene meno. Il colore dei coralli è dato proprio dall’alga e diventa più vivido in base alla concentrazione dei microorganismi presenti fornendo nutrimento ai polipi. Meno cibo viene fornito e più si assiste a una calcificazione e, appunto, a uno sbiancamento del corallo stesso. Questo fenomeno che si ripete in molte zone delle barriere coralline in varie parti del mondo, mette a rischio un intero ecosistema.

Il reportage

Scheda autore

Alessandro Barile

Aqvariovid-19

Nato il 15 Agosto del 1988 in Milano, Alessandro Barile si avvicina alla fotografia subito dopo gli studi in Meccanica, Meccatronica ed Energie.

Sperimenta vari generi, da autodidatta, per conoscerne la composizione e trovare la sua strada nel Reportage e nella StreetPhotography. Frequenta diversi corsi di Storytelling/PhotoReportage presso il circolo fotografico di San Donato Milanese e si appassiona alla storia culturale della fotografia.

Nel 2018 entra a far parte della redazione di Witness Journal.

Fotocamera: Fujifilm X100F
Obiettivo: 23 mm f/2

English version

Aqvariovid-19

By Alessandro Barile

Text by Alessio Chiodi

“Besides love and sympathy, animals show other qualities linked to social instincts which in us would be called moral.” – Charles Darwin –

The concept that the world stopped during Covid-19 belongs solely and exclusively to the human sphere. The pause of human activities has indeed given breath to the planet, the animals, little by little, resume those ecological niches that they had taken away from them. “We have finally seen clear waters and enterprising animals go as far as, under normal circumstances, they would never have ventured. We think of the great cetaceans that paraded off our coasts showing themselves in all their magnificence “, says Matteo Sommer, veterinarian at the Genoa aquarium. His work as a doctor of the Ligurian structure never stopped even at the time of the lockdown.

While outside the hospitals went crazy to receive Sars-Cov2 infected, inside the aquarium, veterinarians, tank maintenance workers and marine biologists worked to keep penguins, seals, sharks and dolphins in good health. at the works they discovered that the primary objective has always been to protect animals by not changing their habits even if, some researchers reveal, dolphins and seals have noticed the absence of the public to which they were used to showing evident signs of curiosity. The greatest impact was certainly for the plant’s staff who instead suffered a 50% reduction and is divided into two teams in order to avoid re cyprus prolonged contacts. Among the marine animals that the aquarium deals with there are also corals. The curator of the tropical sector Silvia Lavorano explains how the safeguarding of corals is also a very delicate process as the threat of the so-called “bleaching” is always around the corner.

This occurs when the symbiosis between Zooxanthellae, unicellular photosynthetic microorganisms, and marine organisms fails. The color of the corals is given by the algae and becomes more vivid based on the concentration of microorganisms present nourishing the polyps. The less food is provided, the more there is a calcification and, in fact, a whitening of the coral itself. This phenomenon, which is repeated in many areas of coral reefs in various parts of the world, puts an entire ecosystem at risk.