A Silent Scream
WJ #139“La droga prende tutto e non dà nulla.”
William Burroughs
La metanfetamina è la droga stimolante sintetica più consumata al mondo e gli ultimi dati segnalano un costante aumento del mercato nell’Unione Europea. Tra il 2010 e il 2020 il numero di sequestri di metanfetamina nell’UE è più che raddoppiato, mentre i quantitativi sequestrati sono aumentati del 477%. Delle 60 città che dispongono di dati sui residui di metanfetamina nelle acque reflue urbane per il 2021 e il 2022, 39 hanno segnalato un aumento, 6 una situazione stabile e 15 una diminuzione. Le 3 città con i carichi più elevati si trovano tutte in Repubblica Ceca.
A causa, in parte di un passato come centro del blocco orientale per la produzione farmaceutica, la Repubblica Ceca ha il più grande problema di metanfetamina di qualsiasi Paese Europeo, essendone il maggiore fornitore e dato che quasi il 90% dei laboratori illeciti smantellati nell’UE ogni anno sono cechi. In questo Paese questa sostanza costa 1500 corone ceche (60 euro circa) al grammo ed i dati indicano che l’età media dei consumatori è di 32 anni e tra chi assume questa sostanza, il 75% sono uomini e il 25% sono donne.
David ai bordi di una strada, si carica una siringa con della metanfetamina e durante il cammino che porta dentro ad un boschetto, lontano dagli occhi della gente, dove in breve tempo consumerà la sua dose, controlla se dentro ad alcune macchine ci siano oggetti da poter rubare. David è un tossicodipendente da oltre 20 anni ed è uscito da poco tempo dal carcere per furto e aggressione a persone e ancora oggi per ottenere soldi per la droga continua a fare piccoli furti o piccoli reati.
Jarda ed Iveta sono una coppia ed entrambi sono dipendenti da molti anni dalla metanfetamina. Jarda è in attesa della riabilitazione a cui vuole sottoporsi Iveta ed in questo momento entrambi sono in lista d’attesa con l’obbiettivo di essere puliti per avere l’opportunità di riprendersi la loro figlia Isabela di 7 mesi, la quale adesso è in affido.
Iveta non sapeva di essere incinta ed ha fatto uso di droghe per i primi 3 mesi di gravidanza e così Isabela è nata con problemi legati alla metanfetamina che era stata assorbita anche dal suo corpo. Iveta e Jarda girano spesso insieme a Michael e al fratello di Jarda, i quali sono anche loro dipendenti da questa sostanza.
Mentre si preparano una dose e raccontano i problemi che hanno dovuto affrontare nella vita e delle loro speranze per il futuro, Jarda inizia a piangere ed Iveta lo abbraccia ed i due corpi sembrano fondersi in un corpo solo protetto da una corazza. Le storie di queste persone sono storie di persone che come molti tossicodipendenti finiscono nel tunnel della dipendenza e causa di essa, conducono una vita in bilico tra la caduta in un precipizio e un barlume di speranza, spesso al limite della legalità, con il constante rischio della perdita dei rapporti umani e familiari. La demonizzazione condanna alla clandestinità i tossicodipendenti e li spinge verso pratiche ad alto rischio di vita, dove si consuma al buio, avvolti da un’aurea di vergogna e senza possibilità di controlli sulla qualità e sui dosaggi. E’ molto difficile trovare per un tossicodipendente quella forza dentro di sé per chiedere aiuto, un aiuto del quale hanno bisogno e non della nostra pietà, cosicché il loro grido non rimanga un grido silenzioso.