A chi riparte da zero

WJ #101

Amatrice due anni dopo. Volti e storie di chi, dopo il sisma, ha trovato la forza di ricominciare e restare a vivere nella propria terra.

24 agosto 2016. Durante la notte, un forte terremoto colpisce i territori della Valle Del Tronto. Dopo questo primo episodio si susseguono per diverse settimane altre scosse di varia intensità, la più forte delle quali il 30 ottobre, magnitudo 6,5. Tra i comuni maggiormente colpiti dal sisma c’è Amatrice, insieme alle sue 69 frazioni limitrofe.

A più di due anni da quel giorno, il lavoro di rimozione delle macerie nel centro città è quasi terminato. Al contrario, nelle frazioni circostanti il tempo sembra essersi fermato a quella terribile notte. Regna un silenzio assordante, tutto è immobile, seppur in bilico.

Le SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza) del Comune hanno iniziato ad arrivare solo dal marzo successivo al terremoto. Nonostante il sollievo di vedersi consegnata una casa dopo i lunghi mesi di attesa, queste abitazioni non rappresentano una risposta adeguata: tetto piano e caldaia esterna per una delle zone d’Italia con gli inverni più rigidi.

In questo difficile contesto, il ruolo della Caritas e i fondi dell’8xmille sono stati decisivi: entro  Pasqua 2017, Caritas é riuscita a portare supporto alle situazioni di maggiore fragilità consegnando una cinquantina di container che, in alcuni casi, hanno sostituito tende e roulotte. A proteggere alcune famiglie dalle temperature invernali una vecchia stufa che, insieme qualche  oggetto di memoria, rappresenta uno dei pochi fils rouges a collegare il pre e il post sisma e aiuta a ritrovare il calore di casa anche nelle nuove sistemazioni.

Nonostante tutto, le genti che abitano queste terre difficili, abituate alla durezza della vita sull’Appennino, hanno fatto appello alla loro resistenza innata per reagire, per andare avanti e continuare ad abitarle.

Francesco Natale ci offre con le sue immagini stralci di vita, storie piccole di gente grande che della propria terra ha perso tutto, ma non la forza per ripartire da zero.

Il reportage

Scheda autore

Francesco Natale

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Fotografo e videomaker nato a Caserta, Francesco si diploma nel 2017 all’lstituto Superiore di Fotografia di Roma. La sua è una ricerca Ienta che mette al centro l’uomo utilizzando lo strumento fotografico come lente di ingrandimento sul mondo.

Lavora su territori di frontiera, “unici luoghi dove ho incontrato Ia condivisione umana e Ia spiritualità vera”, dal Brasile alla Palestina, passando per il Perù e Scampia, dove attualmente lavora su un progetto a lungo termine a cavallo tra la riqualificazione del quartiere e l’abbattimento delle Vele. Vive la fotografia come opportunità per conoscere Ia storia, incontrare persone, combattere le battaglie del presente.

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Fotocamera: Canon 6D
Obiettivo: 24-105mm

English version

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Those who start again

Photography by Francesco Natale.

Story edited by Laura Pezzenati

 

 

Amatrice two years later. Faces and stories of those who, after the earthquake, found the strength to start over and go on living in their own land.

 

24 August 2016. During the night, a strong earthquake hits the territories of Valle Del Tronto. After this first episode, several shocks of varying intensity followed for several weeks, the strongest one on October 30th, magnitude 6.5. Among the municipalities most affected by the earthquake is Amatrice, along with its 69 neighboring villages.

More than two years later, the works to removing the rubble in the city center are almost over, while in the surrounding hamlets time seems to have stopped at that terrible night. A deafening silence reigns, everything is still, even if hovering.

The Municipality start to provided the SAE (Emergency Housing Solutions) only from march 2017. Despite the relief of having a house delivered after the long months of waiting, these homes do not represent an adequate answer: flat roof and external boiler for one of the areas in Italy with the most cold winters.

 

In this difficult context, the role of Caritas and the 8xmille funds were decisive: by Easter 2017, Caritas managed to bring support to situations of greater fragility by delivering fifty containers that, in some cases, replaced tents and caravans.

In spite of the tragic situation, people living in theese difficult lands, accustomed to the hard life on the Apennines, have appealed to their innate resistance to react, to move on and continue to inhabit there.

Francesco Natale offers us with his pictures pieces of life, small stories of great people who have lost everything from their land, but not the strength to start again.[:][:]