di Giulio Di Meo
Sono aperte le iscrizioni al Premio fotografico Peppino Impastato 2019 dedicato per il terzo anno alla figura di Guido Orlando, uno dei compagni di Peppino, fotografo per passione ed anche per professione. La partecipazione è gratuita e la data di scadenza per inviare le foto è il 22 Aprile 2019. In Giuria Tano D’Amico, Francesco Seggio e Pino Manzella. Le foto selezionate dalla giuria saranno inserite all’interno della Mostra “Ri-scatti Umani”, che si terrà durante le giornate del 9 Maggio a Cinisi (PA), in ricordo di Peppino Impastato. La premiazione avverrà la sera dell’8 Maggio.
Ogni 22 Febbraio a Cinisi viene ricordata la figura di Guido Orlando, grande appassionato di fotografia, tra i fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, dell’Associazione fotografica Asadin, dell’Associazione Peppino Impastato e di altre realtà aggregative, scomparso prematuramente nel 2012.
A lui è stato dedicato il Concorso fotografico che negli ultimi due anni ha seguito il tema dei diritti negati. Per questa terza edizione il tema il concorso avrà come tema e titolo i “Ri-scatti umani”.
Per focalizzare l’attenzione non tanto sulla negazione, sulle scelte politiche che violano i diritti umani, sulla diffusione di odio che pervade i social dando il senso di una società che teme la diversità e che cerca un nemico con cui scontrarsi. Abbiamo ritenuto giunto il momento di mettere al centro la solidarietà e il senso umano e comunitario, la costruzione piuttosto che la distruzione.
Peppino scriveva nel suo struggente diario pubblicato nel libro “Lunga è la notte” curato dal Centro Impastato: “Mi caratterizzava una grande paura di tutto e di tutti e al tempo stesso una voglia quasi incontrollabile di aprirmi e costruire”, ed era quella voglia di costruire aggregazione, solidarietà, movimenti di opinione giovanile che permetteva di affrontare le contraddizioni della vita. Il riscatto dalla provenienza da una famiglia mafiosa, dalle proprie paure individuali e sociali, un riscatto personale incarnato nel confronto con gli altri, nel Noi, nella costruzione di un mondo migliore.
Anche Guido Orlando, fotografo e amico di Peppino, a cui il concorso è dedicato, aveva una spiccata sensibilità, metteva al centro l’amicizia, l’impegno, le relazioni umane, l’accoglienza e la solidarietà. La sua capacità di stare con gli altri è la caratteristica che tutti ricordano e raccontano di Guido.
Il concorso quest’anno si pone l’obiettivo di scandagliare le esperienze di solidarietà, umanità, accoglienza e pace, mettendo al centro tutte quelle persone, associazioni, realtà che portano avanti progetti e percorsi umani. Le foto metteranno in risalto momenti solidali, atti di amicizia e di amore, la ricchezza della diversità, l’inclusione etc.
Se la politica, l’economia tendono a disumanizzare, dalla società civile, dal basso, emerge ancora uno spirito umanitario. Esperienze non sempre conosciute o messe in relazione tra loro, rivelano quanto ancora i buoni sentimenti, i buoni propositi, le iniziative volte al bene comune, siano prevalenti.
Persino nelle realtà più disagiate e povere continuano ad esistere atti di grande altruismo. I bambini costretti a vivere il degrado e la guerra sanno sorridere o cercare nel gioco il proprio riscatto. Nei quartieri a rischio, nelle periferie, negli ospedali, tra gli ultimi, tra i senza casa, per le strade, nei luoghi di disperazione, assistiamo quotidianamente a grandi atti di solidarietà che sono quelli fanno sperare nel cambiamento.
Il riscatto è gentilezza e amicizia, ma è anche lotta comune per costruire una realtà migliore, è capacità di non abbassare la testa, di disobbedire a chi vuole imporre regole che vanno contro la dignità degli esseri umani, contro la libertà di espressione, che discriminano per etnia, scelte religiose, ideali e sessuali, i Ri-scatti umani si trovano nell’impegno collettivo.
La fotografia può avere un ruolo culturale di informazione, di comunicazione, di sensibilizzazione, di strumento di lotta e di verità, di racconto.
Il concorso anche quest’anno promuove la fotografia sociale, una fotografia che racconti la realtà ed abbia come protagonisti soprattutto i più deboli, osservati focalizzando l’attenzione sulla dignità e la bellezza umana, con uno sguardo etico che rispetti il dolore.
Il concorso è comunque aperto ad ogni tipo di fotografia che sappia raccontare bellezza, umanità e riscatto.
Per info e per scaricare il modulo per partecipare al concorso: www.casamemoria.it