Premio fotografico Peppino Impastato 2020

Anche quest'anno Witness Journal promuove e sostiene il concorso dedicato a Guido Orlando il "Premio fotografico Peppino Impastato"

Premio fotografico Peppino Impastato 2020

di Giulio Di Meo

Per il quarto anno l’Associazione Asadin e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato bandiscono il Concorso Fotografico “Guido Orlando 2020“, Premio fotografico Peppino Impastato. Il tema è quello dei “Ri-scatti Umani”. Il Premio è sostenuto dall’Associazione Peppino Impastato, da Witness Journal e dalla famiglia Orlando. In Giuria Tano D’Amico, Tony Gentile, Francesco Seggio e Pino Manzella.

Il concorso è dedicato a Guido Orlando, uno dei compagni di Peppino Impastato, tra i fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, dell’Associazione fotografica Asadin, dell’Associazione Peppino Impastato e di altre realtà aggregative, scomparso prematuramente nel 2012. Guido era un fotografo per passione ed anche per professione.

La partecipazione è gratuita, la data di scadenza per inviare le foto è il 22 Aprile 2020. Le foto selezionate dalla giuria saranno inserite all’interno della mostra “Ri-scatti Umani”, che sarà esposta presso la sala del bene confiscato ex casa Badalamenti in Corso Umberto I, 183 a Cinisi durante le giornate del 9 Maggio in ricordo di Peppino Impastato. La premiazione avverrà la sera del 7 o dell’8 Maggio 2020 (data da definire).

Il concorso “Guido Orlando” – Premio Peppino Impastato avrà come tema e titolo i “Ri-scatti umani”, per focalizzare l’attenzione sul tema dei diritti umani, non partendo dalla loro negazione, ma dalla solidarietà e dal senso umano e comunitario. Il concorso ha come obiettivo quello di scandagliare le esperienze di solidarietà, umanità, lotta, accoglienza e pace, raccontando la storia di persone, associazioni, realtà che si dedicano a progetti e percorsi umani, attraverso foto che mettano in risalto momenti solidali, atti di amicizia e di amore, la ricchezza della diversità, l’inclusione etc. Se la politica, l’economia tendono a disumanizzare, dalla società civile, dal basso, emerge ancora uno spirito umanitario. Esperienze che rivelano quanto i buoni sentimenti, i buoni propositi, le iniziative volte al bene comune continuino ad esistere e resistere.

La fotografia può avere un ruolo culturale, di informazione, di comunicazione, di sensibilizzazione, di strumento di lotta e di verità, di racconto. Il concorso anche quest’anno promuove la fotografia sociale, che racconti la realtà ed abbia come protagonisti soprattutto “gli ultimi”, osservati focalizzando l’attenzione sulla dignità e la bellezza umana, con uno sguardo etico che rispetti il dolore. Il concorso è comunque aperto ad ogni tipo di fotografia che sappia raccontare bellezza, umanità e riscatto.