Mostra Pig Iron a Trento

Giovedì 3 Marzo l’associazione Il Gioco degli Specchi inaugura la mostra Pig Iron di Giulio Di Meo, sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali nel nord del Brasile

Pig Iron - Foto di Giulio Di Meo
Pig Iron - Foto di Giulio Di Meo

Nell’ambito delle iniziative legate a tematiche ambientali e in continuità con quanto già realizzato nel 2015, l’associazione Il Gioco degli Specchi inaugura la mostra fotografica Pig Iron, sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse dalla multinazionale Vale negli stati brasiliani del Pará e del Maranhão, tra i più poveri del paese.

L’inaugurazione si terrà Giovedì 3 Marzo alle 18 nella Sala Thun di Torre Mirana, a Trento, con la presenza del fotografo Giulio Di Meo.

Le foto raccontano la quotidianità delle persone che vivono lungo i mille chilometri della ferrovia del Carajas, dei loro disagi nell’abitare una regione dove corrono 100 milioni di tonnellate di ferro all’anno. Non solo rifiuti e detriti, ma anche aria avvelenata, terreni intossicati ed esausti, pozzi d’acqua prosciugati, caos sociale.

Grazie a Pig Iron, tra il 2013 e il 2016, sono stati donati alla rete Justiça nos Trilhos 5mila euro. Una parte sono stati utilizzati per la realizzazione dello spettacolo di teatro popolare “Buraco. Um panfleto profundo” e un’altra verrà utilizzata per la “Quadrilha Junina” del 2016.

Oltre alle foto e al libro Pig Iron (2013), saranno a disposizione altri due libri pubblicati da Giulio Di Meo. Sem Terra: 30 anni di storia, 30 anni di volti (2014), una raccolta di ritratti per celebrare i trent’anni del Movimento Sem Terra e per raccogliere fondi per la Scuola Nazionale Florestan Fernandes. Il Deserto intorno (2015), uno sguardo aperto sulla vita nei campi profughi Saharawi avvolta nel silenzio spesso assordante della comunità internazionale, silenzio che crea come un deserto intorno alla loro lotta e alla loro esistenza.

16-03-03 Trento

La mostra resterà aperta dal 3 al 18 marzo (domenica esclusa) con orario 15-19 e possibilità di visite guidate su prenotazione anche al mattino per classi e gruppi.

L’iniziativa fa parte del progetto “Il rifiuto della Terra, Ambiente devastato e migrazioni” che l’associazione Il Gioco degli Specchi realizza in collaborazione con Amnesty International Trento, ATAS Onlus, In Medias Res, Ingegneria Senza Frontiere, Yaku e Associazione 46° parallelo.