Fotografo ergo sum

La copertina di questo numero se l’è presa con merito il servizio di Nicola Tanzini che esplora un tema legato a doppio filo sia con l’uso della fotografia, sia con i cambiamenti della nostra società. Grazie o per colpa dei social, a seconda dei punti di vista, la narrazione del sé è infatti diventata un elemento centrale delle vite delle persone e, nei casi più estremi, ha trasformato una vacanza o un viaggio da occasione per conoscere nuovi luoghi e con essi persone e culture, in una missione per celebrarsi, spesso con il solo obiettivo di accrescere il numero dei propri accoliti online per raggiungere l’agognato stato di influencer.

Una vera e propria distorsione che non deve essere banalizzata ma osservata con attenzione e, se possibile, senza pregiudizi per capire quali sono e saranno i suoi effetti a medio e lungo termine sulla società stessa. Per chi come noi si occupa di fotografia c’è poi un altro aspetto non secondario generato da questa tendenza, ovverosia gli effetti che esso produce sulla fotografia stessa.

L’omologazione visuale verso cui i social network spingono le persone è infatti tutt’altro che un fattore positivo, perché ha l’effetto di ridurre al minimo, se non azzerare del tutto, il punto di vista del singolo, sacrificandolo sull’altare del modello che garantirebbe maggior successo in termini di like, producendo così una narrazione unica e stereotipata dei luoghi e delle persone, come dimostra ampiamente l’account Insta_repeat creato dalla fotografa Emma Agnes Sheffer. Fa davvero impressione guardare migliaia di immagini praticamente identiche tra loro al punto da risultare trasparenti e invisibili agli occhi di chi le osserva, così come lascia ancora più perplessi pensare che le persone programmino i viaggi scegliendo gli itinerari non in base ai loro interessi ma in funzione delle mete ove poter realizzare una di queste inutili e fotograficamente insignificanti immagini.

L’omologazione generata da questo meccanismo perverso è l’antitesi della fotografia che da sempre ha trovato nel pluralismo delle visioni dei singoli autori la sua forza, nonché il motore capace di generare nuovi linguaggi necessari per raccontare una società in costante evoluzione. In un meccanismo proprio di qualsiasi forma d’arte, la conoscenza dei lavori di coloro che ci hanno preceduto è da sempre un bagaglio indispensabile per costruire quelle basi solide e imprescindibili da cui partire per sviluppare linguaggi nuovi e personali capaci di raccontare il tempo in cui viviamo. Per questo, assodato che il problema non sono i social ma i meccanismi perversi che possono generare, è evidente l’importanza di una riflessione seria sul nostro rapporto con essi, per riappropriarci delle nostre identità visuali, coltivarle e farle crescere anche se questo vorrà dire raccogliere pochi like o cuoricini.

Semillas

di Raffaele Nicola Maiullari

Le strade di montagna che circondano la cittadina guatemalteca di Zarzalito sono difficili da percorrere. La città principale più vicina, Esquipulas, è a due ore di auto ed è il primo luogo dove è possibile accedere ai servizi di prima necessità e acquistare beni […]

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I Wanna Be An Influencer

di Nicola Tanzini

I Wanna Be An Influencer un progetto di Nicola Tanzini che raccoglie immagini realizzate nei “luoghi più ricercati dagli influencer, dove l’autore si mimetizza e osserva attentamente quell’esercito di persone intente ad ottenere lo scatto perfetto”, afferma Benedetta Donato, curatrice dell’omonimo volume pubblicato da qualche settimana. […]

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L’Anima dei pupi

di Alessandro Ingoglia

Patrimonio culturale Unesco dal 2001 e dal 2008 iscritto nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, l’Opera dei Pupi, nata agli inizi del XIX secolo, è il teatro tradizionale delle marionette in Sicilia. […]

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Se mi guardi

di Giacomo Busi

Associazione d’iDee è una realtà associativa di Bologna che attraverso iniziative culturali, formative e ricreative si impegna nella creazione di una società più solidale e capace di tutelare i diritti delle minoranze. Da più di quindici anni progetta percorsi di autonomia e indipendenza abitativa che possano agevolare le persone in situazione di disagio nel loro percorso di crescita personale e sociale […]

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Ganesh Chaturthi

di Marco Riccioli

Nell’induismo il Ganesh Chaturthi, è la festa che celebra la nascita di Ganesh, la più popolare divinità nel pantheon indù. Il suo nome viene invocato prima di iniziare ogni nuova attività importante, come un nuovo lavoro o l’acquisto di una nuova casa, in segno di buon auspicio, poiché ritenuto capace di rimuovere qualunque ostacolo, come l’elefante che attraversa la giungla. […]

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Tra i monti della Sibilla

di Luigi Loretoni

Secondo le leggende, la Sibilla sarebbe discendente di un antico popolo di giganti, mitici abitanti dei monti Sibillini, che venne sconfitto dagli uomini. Viene descritta come una figura contraddistinta da elementi sia positivi che negativi. Il ricordo del nonno, e della Sibilla, hanno portato Luigi a riaprire oggi il suo archivio fotografico, imbattendosi nuovamente in queste immagini scattate negli anni Ottanta nei pressi di Castelluccio di Norcia. […]

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Habanos con aroma de mujer

di Lázaro Omar Valdés Quintana

Il piacere, gli aromi, la storia e la tradizione creola nelle mani della donna cubana, sono il fondamento concettuale di questa serie fotografica che nasce nella fabbrica di sigari e illustra un processo nella sua interezza fino all’esposizione di dette fotografie nello spazio par eccellenza dove si vendono i sigari cubani. […]

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