Le buone notizie
In uno scenario da terza guerra mondiale, fino a pochi mesi fa inimmaginabile, è difficile non solo prendere posizione ma anche fare analisi su una crisi globale che non è più solo socioeconomica ma anche geopolitica, come dimostra l’invasione russa dell’Ucraina.
Di fronte a tutto ciò, Il senso e l’obiettivo del nostro giornale deve restare, oggi più che mai, quello di dare spazio e visibilità alle buone pratiche e alle piccole storie che raccontano nuovi modelli sostenibili e antitetici a quello della globalizzazione folle messa in essere a partire dagli anni novanta con l’obiettivo di distribuire meglio beni e ricchezza ma che di fatto ha aumentato la sperequazione tra il Nord e il Sud del mondo. Peggio ancora, il lavoro del WTO e del FMI, tra le altre cose ha fornito una spinta fortissima a un ulteriore aumento della pressione antropica sul pianeta, accelerando ulteriormente il fenomeno del riscaldamento globale e le sue conseguenze che, ora che sono sotto gli occhi di tutti, nessuno o quasi si azzarda più a mettere in dubbio.
Per questo è importante pubblicare storie come quella raccontata da Alessio Coser che dimostrano che cambiare strada si può, conviene, fa bene alla nostra salute, a quella della nostra comunità e anche all’ambiente. La speranza, specie per un Paese come il nostro che ha la più grande biodiversità al mondo, è che progetti di questo tipo si moltiplichino in modo indipendente, generando nel loro insieme una piccola rivoluzione.
La seconda storia di questo numero parla di solidarietà, accoglienza e integrazione e ci riconduce alla politica e alla levata di scudi della destra per la proposta di legge sullo ius scholae appena giunta in parlamento. Ovviamente, guai a parlare di razzismo, meglio parlare di difesa degli italiani: la sublimazione dell’ipocrisia politicamente rende molto di più.
Dopo un viaggio nel limbo cubano, sempre sospeso tra una rivoluzione riuscita a metà e un futuro difficile da definire, quello che ci offre Monica Pittaluga è un viaggio nel dolore di chi ha una malattia terminale. Una riflessione importante sul tema ineluttabile della morte che però non può non ricordarci che stiamo tutti ancora aspettando una legge sul fine vita che dia la possibilità a chi soffre di porre autonomamente un termine al proprio calvario.
Se la storia raccontata da Valentina De Santis, ci ricollega a un altro tema centrale per il futuro del nostro Paese, ossia lo spopolamento delle regioni più interne delle isole, così come già avvenuto per la gran parte della dorsale appenninica, il breve viaggio in Himalaya proposto da Nicola Congia, racconta un luogo unico, una cultura e una comunità che cerca di resistere alla crescente pressione turistica così come al progressivo sfruttamento del suo territorio, alla ricerca di un equilibrio difficile ma non impossibile.
Questo numero si chiude infine con un’altra bella notizia come quella di Casa Clementina, una struttura che si occupa delle persone diversamente abili, aiutandoli ad aumentare la propria autonomia, la socialità e l’indipendenza. In una parola: dando loro una prospettiva di futuro.
Amedeo Novelli

Pane per i nostri denti
Da dieci anni, nella Valle dei Laghi, il progetto “Filiera corta del pane Trentino” si dedica alla valorizzazione della produzione del pane locale, dalla coltivazione dei cereali fino al prodotto finito e alla sua commercializzazione. […]

Guardian Angel
La storia di Ashraf e Rosetta. Lei è una donna di 76 anni, solare e fiera dei suoi anni passati a impegnarsi nel sociale. Ha vissuto da sola per 43 anni, nell’estate del 2020 ha accolto tra le mura di casa sua Ashraf, ragazzo migrante originario del Bangladesh. […]

Cuba: tra passato e futuro
Le coordinate geografiche in cui si è scritta la luce di questi scatti tracciano la linea del Malecón, il confine tra terra e mare, tra realtà e utopia, tra passato e futuro. Su questa passeggiata di otto kilometri che percorre L’Avana si ammirano i suggestivi tramonti dei Caraibi, si specchia nel mare cristallino il riflesso confuso della “Perla delle Antille”, la terra della meraviglia, delle rivoluzioni, delle contraddizioni: Cuba. […]

The Time Left
Il progetto fotografico The Time Left nasce dall’esperienza diretta come medico di Monica Pittaluga. Gli scatti sono stati realizzati in diversi anni nell’Hospice della Fondazione Antea, che da oltre trenta anni eroga cure palliative ai malati non più suscettibili di guarigione. […]

De innui ses?
Villa Verde (Bàini in sardo) è un comune di 310 abitanti della provincia di Oristano. Prima di assumere questa denominazione nel 1954 fu prima Bànnari e, poi dal 1868, Bànnari d’Usellus. Situato nell’area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante nord-ovest del Monte Arci, è uno dei paesi della zona che sta subendo uno spopolamento drastico. […]

Himalaya, il tetto del mondo
La dimora delle nevi, in sanscrito Himalaya. Una parola dal suono morbido, leggero come un respiro, in grado di trasmettere serenità, e che da sempre fa sognare. Le montagne, dice l’alpinista e scrittore Ed Douglas, sono sempre state luoghi di esercizio dell’immaginazione per gli abitanti delle pianure, e l’Himalaya rappresenta questo sogno al massimo grado. […]

Casa Clementina
Tra le mura della città di Siena, al civico n. 23 di Via Pier Andrea Mattioli, si trova Casa Clementina. Inaugurata nel dicembre 2015, la Casa ospita a rotazione 18 giovani diversamente abili che, grazie all’attività dei volontari e al sostegno dell’associazione Le Bollicine, della Pubblica Assistenza. […]