L’anno che verrà

Mai come quest’anno, specie i più superstiziosi, non vedranno l’ora che arrivi il 2021, anche se c’è davvero poco da festeggiare e, in ogni caso, non si potrà nemmeno farlo liberamente, in virtù dei decreti governativi studiati per evitare un nuovo acuirsi della crisi pandemica nel nostro Paese. Stabilito che i dodici mesi che stiamo per metterci alle spalle non saranno rimpianti da molti, resta da capire cosa ha in serbo per noi il futuro immediato. Sì perché, ammesso e non concesso che distanziamento sociale, mascherine e, soprattutto, i vaccini ci permetteranno di superare presto l’emergenza Covid-19, è chiaro già ora che gli scenari post pandemia saranno forse anche peggiori di quelli visti durante i picchi dell’emergenza sanitaria.

Questo piccolo virus, infatti, non ha solo fatto strage della generazione che ha contribuito al boom degli anni Sessanta, ma ha anche mandato in tilt il sistema fino al punto di spingere al di sotto della soglia di povertà un numero altissimo di famiglie, già provate da una crisi economica che durava da più dieci anni. Queste persone rischiano così di finire nel sempre più affollato limbo degli invisibili della nostra società, destinate a una via crucis che prevede, non solo la povertà ma anche un vero e proprio oblio. A pochi mesi dai festeggiamenti davanti a Montecitorio per la “fine della povertà”, ci ritroviamo a fronteggiare una situazione ben peggiore di quella che si intendeva sanare, senza le risorse e gli strumenti che sarebbero necessari.

Ecco perché, in linea con l’humour che ci lascia l’anno “più bisestile” che si ricordi a memoria d’uomo, l’augurio che facciamo a noi stessi, ai nostri autori, ai nostri soci e ai nostri lettori è quello di essere all’altezza di una situazione così complessa e difficile e di riuscire, nel nostro piccolo, a usare ancora meglio e di più la fotografia sociale per documentare e soprattutto per aiutare concretamente chi è sopravvissuto al virus ma è stato travolto dai suoi effetti collaterali.

Amedeo Novelli

Adios, Diego

di Gianluigi Gurgigno

Nella tarda mattinata del 25 novembre 2020, all’età di 60 anni, è morto Diego Armando Maradona, considerato da molti il più grande calciatore di tutti tempi. […]

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Veleno invisibile

di Marco D’Antonio

Dopo la crisi del 2001, l’Argentina, Paese di 2.780.403 km2, mette a disposizione la metà dei suoi terreni per un nuovo tipo di agricoltura: l’agricoltura transgenica. […]

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Milano tiremm innanz

di Stefano Caviglia

Il settimanale Internazionale nel numero del 6 dicembre 2019 pubblicava un articolo del The Observer dedicato alla città di Milano intitolato “Milano non si ferma e la periferia paga il conto”. Di lì a pochi mesi sarebbe arrivato il virus. […]

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Gli alienati al tempo del Coronavirus

di Flavia Piola

Roma, 27 aprile 2020. Siamo nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale San Filippo Neri. In un periodo in cui l’emergenza sanitaria da Covid-19 stravolge la nostra quotidianità, costringendoci a sperimentare l’isolamento “forzato”, la nostra condizione si avvicina alla “normalità” di tutti i giorni vissuta dai pazienti del Spdc […]

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La resistenza delle fomne contra ’l Tav

di Marioluca Bariona

Nell’autunno del 2012 a Bussoleno (TO) venne diffuso un appello affinché le voci femminili della Valle di Susa venissero ascoltate, discusse e condivise. Nacquero così le “Fomne contra ’l TAV” (“Donne contro il TAV”, Treno Alta Velocità).
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Mundus

di Sarab Collective

Nel 2015 l’Iran ha dato il via ai lavori per una delle più imponenti opere idriche del Medioriente: un tunnel per deviare l’acqua del Golfo dell’Oman verso le regioni desertiche del paese per tentare di arginare il problema della siccità. […]

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