Luce e ombre: Gardin in mostra a Mantova

Gli scatti che Gianni Berengo Gardin ha realizzato all’Associazione Casa del Sole, in mostra a Mantova fino al 12 maggio 2024

©Foto di Gianni Berengo Gardin/Contrasto

di Marisa Di Sorbo

LUCI E OMBRE: I COLORI DELLA VITA

Quando: 19 aprile12 maggio 2024

Dove: Casa del Rigoletto – Piazza Sordello 23, Mantova

Fino al 12 maggio 2024, la Casa del Rigoletto di Mantova, ospita la mostra fotografica di Gianni Berengo Gardin, noto e importante fotografo italiano. Il suo modo unico di fotografare, dona uno sguardo attento al mondo e alle diverse realtà, spaziando dall’architettura al paesaggio, dalla vita quotidiana al dramma che la contiene, vessillifero della fotografia artistica. Una continua ricerca la sua, con il fine ultimo di descrivere un sociale con il linguaggio vero.

La mostra racconta, infatti, gli scatti che Gianni Berengo Gardin ha realizzato nel 2006 presso l’Associazione Casa del Sole, che ha sede tra Mantova e Verona, un ente che offre prestazioni diagnostiche, riabilitative e educative a persone con disabilità varie quali:  autismo, ritardi cognitivi e paralisi celebrali.

Protagonisti sono dunque i colori della vita che queste persone vivono tra luce e ombre, dove la diversità è un’opportunità, una ricchezza che diventa patrimonio immateriale, un dialogo di integrazione sociale.

Le fotografie della mostra riguardano tre tematiche differenti: la prima, relativa alle persone adulte disabili presenti nei centri della Casa del Sole, la seconda comprende i laboratori e le attività riabilitative, infine la terza, emotivo/esistenziale che rappresenta la relazionalità con l’altro e con tutte le sfumature che la vita ci riserva. Inoltre in  occasione della mostra saranno esposti anche i progetti vincitori di Non c’è limite al limite 2023, manifestazione dedicata alla fotografia nata da un’idea di Elisa Bianchi Testoni e il cui ricavato viene destinato all’Associazione Casa del Sole.

Gianni Berengo Gardin, si appassiona alla fotografia dagli inizi degli anni Cinquanta documentando con un archivio fotografico considerevole, l’evoluzione della società italiana dal dopoguerra a oggi. Da subito la sua attenzione si sofferma su tematiche che vanno dal sociale, alla vita quotidiana, al mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio. Stimato come fotografo poliedrico, apprezzato a livello internazionale, è stato spesso accostato a Henri Cartier-Bresson per l’intensità della sua fotografia.

 Decise di seguire la scuola dei grandi fotografi di Life e Magnum, raccontando la società con gli occhi di un uomo del fare, volto all’impegno sociale. Nel mondo del foto-giornalismo, ebbe inizio la vera carriera da fotografo professionista che lo ha portato a realizzare oltre 300 mostre personali in Italia e all’estero, ha pubblicato circa 250 libri fotografici e vincitore di molteplici premi internazionali, grazie alla sua capacità di raccontare l’evoluzione della cultura fotografica mondiale. Berengo Gardin, è il fotografo italiano più rilevante del dopoguerra, per la bravura di mediare le varie tendenze, non si è lasciato condizionare troppo dal gusto del momento, ma ha ricercato sempre certezze nella chiarezza di uno sguardo. 

Dal 1979 al 2012 ha documentato per Renzo Piano le fasi di realizzazione dei suoi progetti architettonici.